
Continua il periodo dark per la Fiorentina, convinta di aver subito un grande torto arbitrale (fallo di Kasius su Quarta nell’azione del raddoppio bolognese) ma anche consapevole di aver subito torti da se stessa: inconcepibili le ’letture sbagliatissime’ (parole di Italiano) nelle azioni che dopo il gol di Quarta in tre minuti hanno portato il Bologna sul pari con Barrow e in vantaggio con Arnautovic. Calo di concentrazione? Testa altrove? Stress da prestazione per le troppe partite ravvicinate? La collezione di punti interrogativi potrebbe continuare, certo la stabilità mentale non sembra in questo momento essere una delle doti principali della Fiorentina. Che ha perso anche Dodò, uscito in barella alla fine del primo tempo a causa di un problema muscolare al gemello mediale della gamba destra.
Ipotesi? Aria cupa per i tempi di recupero, ma la resposta arriverà solo dagli esami diagnostici previsti nel prossimi giorni. Italiano si è rammaricato molto per il ko di Dodò quando si è presentato in sala stampa, assumendosi fra l’altro la responsabilità di averlo rischiato ’contravvendendo’ ai propri principi. E’ dunque tutto molto borderline all’interno della Fiorentina, che ieri negli ultimi 20 minuti ha giocato con Jovic trequartista nel 4-2-3-1 che aveva Kouame (e poi Cabral) al centro dell’attacco. Prime evoluzioni tattiche? Resta il senso pesante di un dissennato ko che si spiega male, al di là della decisione (discutibilissima) dell’arbitro e del Var che hanno considerato regolare il gol di Arnautovic.
La striscia negativa di risultati si allunga (3 punti nelle ultime 5 partite in campionato)- Senza vittorie in serie A dal 14 agosto (3-2 contro la Cremonese) e più in generale dal 18 agosto in Conference (Twente battuto 2-1 al Franchi), la Fiorentina si è presentata a Bologna con un turnover moderato, ma ha giocato un primo tempo senza troppe idee, a parte quella di alzare il più possibile il proprio equilibrio verso l’area del Bologna. Solo una vera conclusione in porta (Quarta di testa al 24’) e per il resto Jovic a caccia di rifornimenti ma annullato da Medel: Dopo l’intervallo dentro Venuti per Dodò e Saponara per Sottil (insufficiente, come tanti suoi compagni) e proprio Saponara ha innescato subito un gran tracciante basso da sinistra e tap-in di Quarta in assetto da pendolino. Sembrava che la partita si fosse messa finalmente in discesa per i viola, in realtà ci sono stati solo 5 minuti per godersi il vantaggio: Igor in tilt sul Barrow lanciato in contropiede (Terracciano bruciato) e poi il contestatissimo gol di Arnautovic. Cambi tattici finali, per la prima volta Italiano è passato a un 4-2-3-1 (anche) per sfruttare meglio Jovic in versione rifinitore. Il centravanti serbo in realtà era probabilmente già troppo stanco per un pendolarismo inutile contro Medel ed è cambiato poco. E ora testa alla partita partita (quasi) decisiva a Instanbul contro il Basaksehir per il girone di Conference League. Lo scrive La Nazione.