
Il ciclone Rocco Commisso si è abbattuto su Firenze e, come spesso accade, ha lasciato il segno. Il giorno dopo le parole del Presidente della Fiorentina la discussione si è spostata su siti, radio e piattaforme social. Il coro della ‘Fiesole’ dopo la sconfitta contro il Bologna (l’ormai famoso «fate ridere») è stato mal digerito dal gruppo, da Italiano che non ha mancato di sottolinearlo a fine gara, e dalla stessa società. Commisso ha voluto difendere squadra ed allenatore, ricercando una compattezza che in questo momento manca. Il presidente ha definito («una porcheria») quanto udito allo stadio e quella frase, al contrario, è stata mal digerita dai tifosi. Insomma, un botta e risposta piccato nella settimana che conduce dalla partita contro la Juventus, con i gruppi organizzati viola che hanno già fatto sapere di non voler partecipare a causa dell’esoso costo del biglietto e dell’obbligo di registrazione al sito ufficiale bianconero.
Clima non ideale, dicevamo, ma d’attesa. Il tifo organizzato (per replicare al Presidente potrebbe al massimo spuntare uno striscione, ma è solo un’ipotesi al momento), pur avendo manifestato il dissenso per uno spettacolo che non è piaciuto contro il Bologna, resterà al fianco della squadra. Il senso condiviso fra i tifosi comunque è questo: il muro contro muro non serve mai. Al di là del forfait di Torino, gli sforzi organizzativi sono concentrati sulla trasferta di Braga, dove le richieste (oltre 2.000 prenotazioni) superano di gran lunga i biglietti destinati ai tifosi viola che al momento rimangono 1.500. Si attende che il Braga faccia sapere se il contingente ospite possa essere aumentato o meno. Tutta questa richiesta dimostra per l’ennesima volta un attaccamento ed una voglia di Fiorentina fuori dall’ordinario. E’ chiaro che i risultati determineranno la linea del tifo da qui ai prossimi mesi. Fondamentale sarà il doppio incrocio con il Braga e qualche buon risultato in campionato, con l’obiettivo di arrivare alla semifinale di Coppa Italia contro la Cremonese non con il morale sotto i tacchi. Al di là di visioni differenti tra società/squadra e tifoseria corre l’obbligo di non gettare alle ortiche una stagione nata come una sorta di percorso ad ostacoli, ma che paradossalmente rispetto ad altre annate ha la possibilità concreta di regalare qualche soddisfazione a tutta la città. Lo scrive La Nazione.
Coppa Italia, la semifinale di andata Cremonese-Fiorentina si giocherà il 5 aprile alle 21