
Il ritorno in coppa 2002 giorni dopo, l’orgoglio, il prestigio e la visibilità della Fiorentina a livello europeo. La partita col Twente, il punto più alto dell’era Commisso (per ora), andava oltre la semplice partita. Qui c’era in ballo il futuro. E che la doppia sfida di coppa fosse fondamentale ne erano coscienti anche mister Italiano, i giocatori e la dirigenza tutta. Siamo a metà del guado, la partita si gioca sui 180 minuti e non ci sono più i gol che valgono doppio in trasferta. Ma quella di ieri è stata una serata importante. Addio Fiorentina modello Cremonese, distratta e sprecona. Bentornata Fiorentina chic, cinica e spumeggiante per almeno 60 minuti. Una Fiorentina vera, all’europea, anche se poi è calata alla distanza. A dirla tutta l’undici iniziale ci aveva destato qualche perplessità: dentro Nastasic, che non giocava da febbraio e di punta Cabral al posto di Jovic. Anche stavolta, però, ha avuto ragione Italiano. Sottil ha spaccato la partita, Gonzalez ha segnato da centravanti e il brasiliano si è fatto trovare pronto all’appuntamento. Il calo di condizione e la rete del Twente non faranno del viaggio in Olanda una formalità. La sfida è ancora aperta, ma ieri sera era importante vincere. Lo scrive La Nazione.
LEGGI ANCHE, ROCCO COMMISSO MOLTO CONTENTO: SCENDE NEGLI SPOGLIATOI A COMPLIMENTARSI CON LA SQUADRA
Rocco Commisso molto contento: scende negli spogliatoi a complimentarsi con la squadra