Idealmente la prima parte del calciomercato è conclusa, la Fiorentina è così al giro di boa. Un mese di trattative alle spalle, un altro tondo tondo davanti per le contrattazioni estive (gong definitivo il 1° settembre alle 20). Barone, Pradè e Burdisso hanno già fatto molto tra entrate ed uscite, ma sono attesi da altrettanto lavoro, più sbilanciato verso gli acquisti. D’altra parte si sa, da sempre dopo Ferragosto si fanno gli affari migliori. Lo staranno pensando anche quei club che hanno messo nel loro mirino Sofyan Amrabat. Ma obiettivamente la Fiorentina non sembra propensa a fare particolari sconti. Quel che è stato è noto.
In uscita la Fiorentina ha piazzato una serie di cessioni veramente ben fatte. Igor al Brighton per 17 milioni + 3 di bonus, Terzic al Salisburgo per 5,5 milioni + 2,5 di bonus. Ma anche Rasmussen al Brondby per altri 3 milioni di euro. Per niente poco per una meteora gigliata. Ottimi anche gli affari Maleh e Zurkowski, con i rispettivi obblighi di riscatto da Lecce e Spezia che hanno fruttato complessivamente 8,7 milioni. Il totale alla voce entrate parla di 34 milioni e 200 mila euro. Bella somma, considerando che non si è sacrificato nessun big della rosa. Il ‘cassiere’ viola resta in attesa, come detto, dei circa 30 milioni che dovranno arrivare dalla cessione di Amrabat. In entrata meno operazioni, mirate. Al di là di Sabiri, preso lo scorso gennaio, sono arrivati Parisi (10 milioni + 1 di bonus), Arthur (2 milioni di prestito oneroso) e Infantino (manca solo l’ufficialità che arriverà nelle prossime ore, costo circa 4 milioni). Il saldo, al momento, è positivo, con un tesoretto accumulato di circa 16 milioni. La spesa, però, aumenterà, visto che almeno altri quattro innesti dovranno arrivare in questo mese di agosto. Un portiere, un difensore centrale, un altro centrocampista (se effettivamente se ne andrà Amrabat) ed una punta (legata alla cessione di uno fra Jovic e Cabral). Resta da capire se la Fiorentina vorrà poi intervenire anche nel reparto degli esterni offensivi. Lo scrive La Nazione.