A Genova c’è arrivato da ragazzo, da Firenze se n’è andato da uomo. Anche se adesso è in vacanza e ha staccato per un po’, Vincenzo Montella domani sera guarderà Sampdoria-Fiorentina. La sua partita, quella che riassume due tappe fondamentali della vita.
Per le squadre sarà il primo spareggio verso l’Europa League, obiettivo comune da conquistare. «Mi mancano le coppe, ho fatto delle belle esperienze e conservo ottimi ricordi soprattutto con la Fiorentina», ha raccontato il doppio ex a Radio Anch’io Sport su Radio Uno Rai.
Dopo l’esonero dal Siviglia, Montella è tornato a parlare anche delle sue due vecchie esperienze. A Genova ha avuto la prima vera grande occasione da calciatore, quella che poi lo ha portato alla Roma dove ha vinto lo scudetto. Sempre in Liguria è stato accolto in panchina, come un figliol prodigo, dopo il turbolento esonero di Firenze. Fu proprio Ferrero a liberarlo dalla clausola dandogli una nuova opportunità e poi lasciandolo andare. Nonostante l’addio conflittuale con la Fiorentina, l’aeroplanino ha solo ricordi dolci.
«A Firenze ho trascorso tre anni bellissimi, è una città unica che porto nel cuore. Un mio ritorno? Lasciamo lavorare chi c’è, vedremo il futuro cosa ci riserva».
Il tempo gli ha insegnato l’arte della diplomazia, cosa che in passato gli è mancata in alcune circostanze aprendo le prime crepe nel rapporto coi Della Valle.
Corriere fiorentino