
Loro in campo. E i ladri nelle loro abitazioni. Domenica è toccato al francese Jonathan Ikonè, già amareggiato dalla panchina dove l’ha fatto accomodare mister Italiano. Ikoné, 24 anni il 2 maggio, ha raddoppiato la delusione al ritorno in villa, al Girone, comune di Fiesole: ladri professionisti approfittando dell’«impegno» contro l’Empoli dell’esterno d’attacco sono entrati rubando il rubabile.
I carabinieri del maggiore Piccione sono intervenuti per i rilievi, il giocatore ha stilato una prima lista di oggetti rubati: almeno un Rolex e altri orologi di gran valore, due borse griffate, vestiti firmati. Bottino di diverse migliaia di euro. Nella villa sacheggiata sono andate anche persone della società immobiliare proprietaria della villa presa in affitto dal giocatore arrivato a gennaio. In casa non c’era nessuno. Sono entrati dal retro della villa, nessuno si è accorto di alcunché, sembra. I basisti ’lavorano’ bene e passano informazioni ’giuste’ a chi compie i raid. Odriozola, Ikonè, Ribery, molto prima di loro Olivera e il difensore Commper. Campioni o meteore, accomunati dal medesimo destino. I raid sono proficui: ’botte’ da decine o centinaia di migliaia di euro a incursione. E non è escluso che sia accaduto a qualche altro viola della cui disavventura, però, niente si è saputo. Lo scrive La Nazione.