Vlahovic è stato iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di aver violato il divieto di allontanamento dalla propria abitazione in quanto positivo al Covid. Ma le indagini, condotte dai carabinieri del Nas, hanno stabilito che a quasi sei giorni di distanza dal tampone (effettuato il 22 gannaio al centro sportivo Astori), la Asl di Firenze non gli aveva ancora ufficialmente notificato il provvedimento di isolamento. Un tampone positivo da solo non fa scattare automaticamente «il divieto di mobilità la cui violazione è penalmente rilevante», argomenta ancora la procura che parla anche di un «fraintendimento» fra i vari interlocutori, Fiorentina, Juventus e Asl: mentre il passaggio in bianconero di Vlahovic si stava concretizzando, la Juve cercò di ottenere il via libera per la partenza in direzione Torino. I protagonisti della vicenda, compreso lo stesso Vlahovic, sono stati tutti sentiti dalla procura federale. Lo scrive La Nazione.
Casini chiarisce: “Torino-Roma si giocherà venerdì. Data Fiorentina-Juventus la decideremo lunedì”