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La solitudine di Montella, le discussioni con i dirigenti per il mercato e il lavoro matto di questi giorni

Rassegna Stampa

La solitudine di Montella, le discussioni con i dirigenti per il mercato e il lavoro matto di questi giorni

Redazione

14 Dicembre · 13:15

Aggiornamento: 14 Dicembre 2019 · 13:15

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Questo l’articolo del Corriere fiorentino su Montella e la sua vita a Firenze appesa ad un filo:

«Servono punti, servono soprattutto a me» è infatti il mantra che Vincenzo Montella ripete in questi giorni. La tegola di Ribery, che si opera, è un’ulteriore mazzata al morale. Eppure Vincenzo Montella è così, apparentemente calmo e dal sorriso quasi beffardo anche ora che — lo sa bene — è stato scaricato un po’ da tutti. Le colpe delle sconfitte non sono certo solo le sue ma si sa che l’allenatore paga per tutti, nonostante a suo tempo avesse già fatto notare lacune del mercato e problematiche (leggi Chiesa), anche con qualche discussione animata con i dirigenti.

Ed è talmente consapevole dellaprecarietà del suo ruolo che in questa seconda avventura fiorentina Montella non ha preso neanche casa. La sua famiglia infatti è rimasta a Roma, sia perché i figli frequentano la scuola nella capitale sia per gli impegni televisivi della moglie Rachele (presenza fissa a «Vieni da me» nel pomeriggio di Rai Uno) e lui ha scelto di vivere in albergo, lo stesso del presidente Commisso, insieme al fratello Emanuele che fa avanti e indietro per stargli accanto.

E in queste settimane, cosi decisive peril suo futuro, l’allenatore napoletano ha cercato di mantenere tutte le sue abitudini anche se ha dato più spazio al lavoro al centro sportivo doveèarrivato sempre molto presto per confrontarsi con i collaboratori, studiare gli avversari e non lasciare nulla al caso. Ha così sacrificato un po’ il padel, al quale gioca ogni tanto con il suo vice, Daniele Russo, all’Olympus, e gli amici fiorentini, quelli che però rispettano i suoi mille impegni e che lo difendono a prescindere, come fanno in questi giorni delicati.

D’altronde che la settimana che porta alla gara con l’Inter sia delicata lo ha trasmesso anche la cena degli auguri con i dipendenti e gli sponsor, lunedì scorso, durante la quale intorno al tecnico si percepiva molta freddezza. Nessuno, tanto meno lui, aveva voglia di festeggiare ma gli impegni presi dal club hanno fatto si che venissero mantenuti.

Montella da parte sua ha invece declinato l’invito di Pio e Amedeo al teatro Verdi, giovedì, per non avere distrazioni ed ha cercato nella più totale tranquillità di liberare la mente dai 4 ko per affrontare l’Inter con meno tensione possibile.

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