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La Nazione: “Diavolo che Fiorentina! Lezione di calcio al Milan, l’unico brivido lo regala l’arbitro”

Firenze, stadio A.Franchi, 04.03.2023, Fiorentina-Milan, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

La Nazione: “Diavolo che Fiorentina! Lezione di calcio al Milan, l’unico brivido lo regala l’arbitro”

Redazione

5 Marzo · 11:00

Aggiornamento: 5 Marzo 2023 · 11:06

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Firenze, stadio A.Franchi, 04.03.2023, Fiorentina-Milan, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Questo il commento de La Nazione dopo la vittoria della Fiorentina contro il Milan:

Corre forte, la Fiorentina. E il Milan, apparso troppo piccolo anzichè una grande da battere, scivola a Firenze. Ma tant’è, e la squadra di Italiano vince con merito una partita che l’ha vista coraggiosa e prepotente. Pressing continuo, manovra del Milan imbrigliata da subito e atteggiamento lontano anni luce rispetto alla prima parte della stagione. Così, nella notte di Astori, prima il rigore di Nico Gonzalez e poi, nel finale, il gran gol in acrobazia di Jovic (assist millimetrico di Dodò) messo all’angolo il Milan. Inutile il lampo di Hernandez al 94’. Fiducia a Ikonè, in linea con Gonzalez e Cabral, e coppia centrale in difesa composta da Quarta e Igor, e Milenkovic in panchina. Sono queste le mosse a sorpresa con cui Italiano decide di provare l’impresa contro il Milan.

Milan che si presenta a Firenze senza Leao e Diaz e punta forte su Giroud e Rebic. Confermato l’innesto di De Ketelaere che tatticamente si trova a incrociare Amrabat e cerca di rubargli spazio nella cabina della regia viola. La Fiorentina comincia la partita con un atteggiamento quasi spavaldo. Spinge Ikonè, mentre Nico prova a fare l’incursore e nel giro di un quarto d’ora, due conclusioni dell’argentino impegnano Maignan. Davanti al pressing alto dei viola il Milan prova ad accendersi in contropiede ma Hernandez e Messias non brillano. Al 25’, la Fiorentina si vede negare il vantaggio da una zampata di Tomori che sulla linea intercetta un colpetto ravvicinato di Bonaventura.

Visti i precedenti, l’arbitro Di Bello indica subito il ‘silenzio’ del braccialetto che, non suonando, conferma che la palla non è entrata in porta. Il primo guizzo rossonero poco dopo la mezz’ora con una incursione volante di Giroud, ma pochi problemi per Terracciano. La Fiorentina però continua a crederci e il primo tempo si chiude portandosi dietro una maggiore supremazia viola.

Supremazia che prende forma nel vantaggio (su calcio di rigore firmato da Nico) centoventi secondi dopo il via al secondo tempo. Netto il fallo in area con cui Tomori interrompe una volata di Ikonè e decisione inevitabile dell’arbitro. Il Milan accusa il colpo e Pioli prova a svegliarlo. Hernandez spara di potenza (12’) dall’altezza del dischetto, ma il colpo di reni di Terracciano chiude bene la porta.

Poi l’allenatore rossonero decide di cambiare il volto al squadra. Via Rebic e Giroud e in attacco (oltre a Origi), il Milan ripresenta Ibrahimovic. La lunga attesa per il ritorno di Ibra è finita, ma non è finita la voglia dei viola di provare a chiudere il match. E’ dalla corsia di Dodò e Ikonè che partono le cose migliori. Il brivido (corretto immediatamente dal Var) lo regala l’arbitro quando fischia un rigore in favore del Milan per una fallo di mano di Cabral che tocca la palla, ma di testa. Si chiude con il capolavoro di Jovic (entrato al posto di Cabral) e il gol di Hernandez nel recupero. Ma Firenze si alza in piedi e canta.

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