Dopo la Dea, tutti si aspettavano i Diavoli Rossi. E invece, nell’anno degli outsider, è il Tottenham a conquistare l’Europa League 2024/25, succedendo all’Atalanta nell’albo d’oro della competizione. La squadra di Ange Postecoglou, trascinata anche dagli italiani Udogie e Vicario, vince il derby del San Mames di Bilbao contro il Manchester United e salva una stagione davvero deludente, conquistando anche l’accesso alla prossima edizione della Champions League. Un trionfo atteso 17 anni.
La sfida tra la sedicesima e la diciassettesima della Premier League (incredibile ma vero, entrambe hanno raccolto meno di 40 punti) è una vera e propria battaglia campale: la paura di perdere è più grande della voglia di riscatto e l’intensità è alta sin dai primi minuti. Le occasioni, però, sono pochissime, i tiri in porta zero: ci prova solo Diallo, mentre dall’altra parte un paio di leggerezze di Onana e dei difensori rischiano di costare care. Solo un episodio può sbloccare la situazione ed è quello che accade al 42′: ripartenza dei londinesi, Sarr vede l’inserimento di Johnson e nella carambola con Shaw la sfera termina alle spalle di un incolpevole Onana.
Un gol che punisce lo United oltre i suoi demeriti e che ha l’effetto di svegliare gli uomini di Amorim, sfortunati e imprecisi nella ripresa: van de Ven salva sulla linea, impedendo a Hojlund di sfruttare un’uscita a vuoto di Vicario, Bruno Fernandes spreca da due passi in tuffo, tutto solo in area. Il Tottenham è alle corde (Postecoglou è costretto a sostituire uno stremato Richarlison con Son) e i cambi del tecnico portoghese (Zirkzee e Garnacho per Hojlund e Mount) mettono ulteriore pressione; l’unico ad avere gamba e lucidità è Udogie, che fa salire il Tottenham in più occasioni, prima degli assalti finali dei Red Devils. Assalti che però non cambiano il punteggio: Vicario vola su Shaw all’ultimo dei sette minuti di recupero, trionfa il Tottenham di Postecoglou, che aveva ragione: al secondo anno, il manager australiano vince sempre. Lo scrive TMW