
Ieri pomeriggio ripresa degli allenamenti al Viola Park con una buonissima notizia per la Fiorentina e Vincenzo Italiano: anche Mike Kayode è rientrato in gruppo, dopo che Lucas Beltran l’aveva fatto già dalla scorsa settimana tra gli altri infortunati recuperabili per San Siro.
Entrambi a disposizione per esercitazioni, prove e partitelle, entrambi adesso solo da mettere nella migliore condizione per essere in campo sabato sera contro il Milan: non c’erano dubbi sul conto dell’argentino, assente contro il Bologna per i postumi della contusione al costato rimediata contro la Juventus, ce n’erano un po’ di più fino a qualche giorno fa sul giovanissimo esterno classe 2004, alle prese a sua volta con un infortunio non semplice qual era stata la distorsione alla caviglia rimediata contro il Cukaricki al “Franchi” e causa poi delle assenze di fila con Lazio, Juventus, Bologna in campionato e il ritorno con i serbi in Conference League.
Per un eventuale posto da titolare la decisione la prenderà valutando le risposte da oggi a venerdì, ma a Italiano farebbe assai comodo l’impiego di Kayode dal primo minuto per non dover adattare di nuovo Parisi a destra. Ci spera e ci conta.
Il martedì appena trascorso ha portato con sé altre certezze al tecnico siciliano: Milenkovic, ad esempio. Fresco di qualificazione ad Euro24 grazie al pareggio di domenica contro la Bulgaria, il centrale si è subito allenato ieri, primo tra i Nazionali a farlo e seguito oggi da Bonaventura, Biraghi e Kouamé, a loro volta rientrati a Firenze dopo l’ultimo impegno di lunedì rispettivamente con la Nazionale azzurra e la Costa d’Avorio.
Adesso rimangono soltanto i sudamericani: Nico Gonzalez e Quarta dopo Brasile-Argentina a Rio de Janeiro della notte italiana appena trascorsa, Mina dopo Paraguay-Colombia ad Asuncion sempre della notte. Tra viaggio e fuso orario sono attesi tutti e tre domani al Viola Park, forse in tempo per una seduta defaticante e per loro rimarrà solo l’allenamento di venerdì prima del Milan: comunque decisivo per capire se potranno essere della partita al “Meazza” e in quali condizioni psicofisiche. Decisione fondamentale specie per i due centrali, considerando l’assenza sicura di Ranieri causa turno di squalifica post Bologna. Lo riporta il Corriere dello Sport
LE PAROLE DI DI LIVO ALLA HALL OF FAME
Antognoni: “Una grave pecca l’assenza della Fiorentina all’Hall of Fame, doveva esserci qualcuno”