Paolo Vanoli si è presentato al Viola Park con il gusto per le sfide, e quella che lo attende è tra le più difficili: esordire sulla panchina di una Fiorentina ultima in classifica e privata del suo uomo simbolo, Moise Kean. L’infortunio alla tibia dell’attaccante, riportato nella gara di Conference League contro il Mainz, ha costretto il nuovo tecnico a rivedere subito i piani offensivi. L’attaccante ha preso una botta giovedì in Germania dove è subentrato a metà ripresa.
Ha stretto i denti fino al termine della partita, poi il dolore si è riacutizzato venerdì a freddo. leri ha fatto l’ultimo provino però non è riuscito a partire con i compagni. Tra Piccoli e Dzeko, la scelta su chi guiderà l’attacco non è semplice: il primo offre profondità e dinamismo, il secondo esperienza e capacità di palleggio. In ogni caso, Vanoli dovrà costruire una squadra capace di reagire psicologicamente, più che tatticamente, visto il pochissimo tempo avuto per lavorare. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.
