È alla fine è un centrocampista spagnolo nato nel 2000 a far uscire la Fiorentina dalla depressione: Cristobal Montiel, nato a Maiorca come Nadal e Mir, per qualche ora si gode il momento di gloria magari pensando agli illustri connazionali, scrive oggi La Gazzetta dello Sport. Succede tutto al minuto 112: Cutrone difende una bella palla e la fa sfilare per Cristobal detto Tofol che batte Musso con un gran sinistro da fuori area. Prandelli che alla vigilia aveva promesso (minacciato?) «Scordatevi lo spettacolo», manda al diavolo le poche concessione all’estetica e capisce che questo è il suo vero debutto. La Viola ritrova il gol dopo 421 minuti tra Coppa e campionato e dimentica l’orribile k.o. con il Benevento, regalandosi l’Inter negli ottavi. L’Udinese, stravolta per 6 undicesimi rispetto a domenica, fa poco per qualificarsi: dinamica con il Genoa, svogliata adesso.
Intendiamoci, la fragile Fiorentina non è guarita di colpo: più vivace rispetto a domenica, questo sì. Meno paurosa, anche. Ma i problemi restano, soprattutto in attacco dove Vlahovic sbaglia l’impossibile (al 37’ p.t. tiro sparacchiato alto da ottima posizione dopo una doppia incertezza di Bonifazi e Nuytinck). Prandelli cambia modulo, punta sul 4-3-1-2 con Borja Valero trequartista di lotta per schermare De Paul, ancora una volta il migliore dei suoi. Castrovilli parte mezzala e si sacrifica in compiti di copertura: squadra chiusa e prudente, premessa dello «scordiamoci lo spettacolo» ricordato all’inizio. Anche l’Udinese sceglie il basso profilo in omaggio a una partita bloccata: Gotti decide di tornare al 4-3-3 che ha portato più fortuna con il Milan e in Coppa col Vicenza. Vedendo che la partita sta scarrocciando verso i supplementari, Prandelli toglie l’esausto Borja Valero, passa al 4-4-2 con Eysseric in avanti e Castovilli più libero di spaziare. All’inizio dei supplementari, la prima mossa vincente: Cutrone per Vlahovic. Poco più tardi la seconda: Montiel per Caceres. Gli uomini arrivati dalla panchina regalano all’allenatore-tifoso il gol che vale la qualificazione. La sua ultima vittoria con la Fiorentina, il 28 marzo 2010, era stata proprio contro l’Udinese. Segni del destino?
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