All’ultimissimo respiro di una partita infinita Antonin Barak, ennesimo cambio azzeccato da Italiano, fa esplodere di gioia i compagni e i duemila tifosi venuti al St. Jacobs Park, Dodo quasi scavalca il recinto per abbracciarli.
Ma mentre tutti impazziscono, questa partita infinita regala ancora l’ennesimo colpo di scena perché l’arbitro spagnolo controlla al Var e cala il gelo. No, gol valido, Fiorentina in viaggio verso il sogno. Mercoledì prossimo finale di Coppa Italia, il 7 giugno a Praga per quella di Conference.
Comunque vada, un successo per una squadra che non rinuncia mai a giocare e attaccare, prendendo i sui rischi. Nella casa della musica, la Viola ha suonato un gran concerto, al di là del risultato. Una ventina di tiri, undici in porta, palo di Jovic incluso. Superiorità netta, macchiata dalle solite distrazioni che l’hanno portata ai supplementari. Ma passa la migliore, non c’è dubbio. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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