1997: i coniugi Fabio Ricci ed Alessandra Drusian – in arte i Jalisse – vincono la quarantasettesima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Fiumi di parole”. Cosa c’entra? Semplice, nessun altro testo potrebbe descrivere più accuratamente di così il momento che sta vivendo l’intero ambiente fiorentino.
Ma cosa sta succedendo? Riavvolgiamo il nastro.
Domenica 28 Gennaio. La Fiorentina esce con le ossa rotte dal confronto casalingo con l’Hellas Verona e, al termine della deludente partita del “Franchi”, Pantaleo Corvino si presenta in sala stampa. Il direttore generale dell’area tecnica, dopo essersi scusato per la pessima prestazione offerta dalla squadra, fa filtrare messaggi non troppo velati e la frase: “Questo non è il clima ideale per lavorare” viene prontamente recepita dalla tifoseria.
Giovedì 1 Febbraio. Passa qualche giorno e la presentazione dei nuovi acquisti, Bryan Dabo e Diego Falcinelli, è l’occasione per un nuovo confronto. Il direttore salentino, dopo aver affrontato lo scivoloso argomento bilancio, dilaga come un fiume in piena…
In primo luogo ci tiene a sottolineare il lavoro svolto in sinergia con Carlos Freitas, sottolineando che: “I 38 milioni di rosso non ci sono più ed adesso abbiamo un attivo che da domani ci consentirà di tornare a comprare, senza la necessità di dover vendere”.
Successivamente aggiusta il tiro e chiarisce: “Sono deluso per non essere riuscito ad essere chiaro con i tifosi”, spiegando che: “Sentiamo di non essere riusciti a soddisfare nessuno, nonostante fossimo stati chiari su quelli che sarebbero stati gli obiettivi”.
Tuttavia, prima di congedarsi dal nutrito gruppo di cronisti presenti, l’ultimo pensiero, quasi fosse un’ammissione di colpevolezza, va a quei giocatori nei confronti dei quali la piazza – e buona parte della stampa – hanno sempre nutrito un certo scetticismo: “Ci sono sicuramente giocatori migliori di Maxi Olivera, Cristoforo e Carlos Sanchez, ma abbiamo scelto obiettivi funzionali rispetto a quelle che erano le nostre possibilità di spesa”.
Venerdì 2 Febbraio. ACF Fiorentina, poco più di 24 ore più tardi, emette un comunicato nel quale esprime una netta presa di posizione in difesa dei tesserati citati proprio da Corvino il giorno precedente. Il messaggio è chiaro: va bene la libertà di opinione, ma c’è un limite a tutto.
Tante parole – forse troppe – che esprimono concetti confusi: visto che i giocatori al centro della bufera mediatica sono stati chiamati in causa direttamente dal direttore generale viola, senza che nessuna domanda lo abbia indirizzato verso l’argomento in questione.
Esternazioni, ripensamenti, nuove prese di posizione ed un altro comunicato… Tanta carne al fuoco ed un rischio di cadere in contraddizione che si fa sempre più elevato.
In tutto questo domenica si torna in campo, per cercare di invertire il trend negativo, ed a Bologna – sicuramente – le parole non saranno sufficienti.
“Fiumi di parole, fiumi di parole tra noi. Prima o poi ci portano via…”.
Gianmarco Biagioni