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La Fiorentina è la squadra che corre di meno in Serie A. Le cause? Infortuni, covid e mercato

Rassegna Stampa

La Fiorentina è la squadra che corre di meno in Serie A. Le cause? Infortuni, covid e mercato

Redazione

1 Dicembre · 11:01

Aggiornamento: 1 Dicembre 2020 · 11:53

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Fiorentina

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La posizione in classifica scrive oggi il Corriere Fiorentino, non è entusiasmante ma c’è un’altra graduatoria in cui la Fiorentina è messa perfino peggio. Si tratta di quella che misura la distanza percorsa da ogni squadra durante le partite. Qui i viola sono ultimi in serie A, con una media di 105,145 chilometri complessivi a partita. Il dato certifica quanto è evidente anche ad occhio nudo: i giocatori si muovono poco. Soprattutto quando non hanno il pallone non offrono spunti e soluzioni a chi lo porta.

Da quando è arrivato, Cesare Prandelli durante la gara invita tutti ad accelerare manovra per essere meno prevedibili. La condizione precaria si spiega con un insieme di fattori che hanno condizionato, o meglio, limitato la preparazione fisica della squadra. Innanzitutto gli infortuni che hanno colpito i giocatori. Il capitano Pezzella sta giocando ma è ancora alle prese con i postumi di un fastidioso infortunio alla caviglia che lo ha limitato fin dalle amichevoli di fine estate. Stesso discorso per Ribery che, dopo le tante partite nel finale dello scorso campionato, quest’anno ha avuto acciacchi di varia natura. E Borja Valero? Dopo il secondo esordio in viola contro l’Inter è rimasto in disparte per un mese a causa di un problema muscolare.

Non se la passano meglio gli ultimi giocatori che hanno contratto il Coronavirus. Pulgar ha saltato tutta la preparazione, già ridotta per il calendario accorciato dopo lo stop della precedente stagione. Oggi il cileno non ricorda nemmeno lontanamente quel giocatore che convinse la dirigenza ad acquistarlo dopo averlo seguito in Coppa America con la nazionale. L’altro esempio lampante è José Callejon, così impalpabile contro il Milan che dopo il primo tempo è rimasto negli spogliatoi. Lo spagnolo paga anche la mancata preparazione precampionato poiché era svincolato esattamente come Bonaventura ed entrambi si sono allenati da soli. Non è la stessa cosa. Anche l’ex Milan non può essere al top e nei giorni scorsi è stato fermato da un infortunio che però ha già superato.

Tutti e due si sono aggregati alla fine del calciomercato. Infine c’è Martinez Quarta, difensore su cui la società ha investito molto. Fino ad oggi si è visto poco e, quando è sceso in campo, non ha brillato. Prandelli non lo ha avuto molto a disposizione, adesso si dovrà accelerare. Vale per lui e per tutti perché il campionato è ancora lungo e a passi lenti si va poco lontano.

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