Nelle pagine di La Nazione troviamo le parole di Benedetto Ferrara: “Alla fine lo abbiamo capito. Il patto del megafono era solo una presa di giro. Un accordo tradito. I tifosi a Reggio c’erano. La Fiorentina invece no. Siamo un gruppo unito, dicevano. Falso. Perché poi si mettono a litigare sul rigore. Ognuno per sé, effetto squadra meno di zero. Nessuno sa spiegare cosa sta accadendo. Goretti cerca parole che non trova.
Vanoli continua a copiare il suo predecessore. Stesse squadra, stesse scelte incomprensibili. Vogliamo parlare dei singoli? Ma dai, a che serve? Quante volte abbiamo visto in campo i fantasmi di Fagioli e Gud? Ma adesso nel buco nero ci stanno dentro tutti. Quello che appare chiaro è lo scarso impegno e l’assoluta incoerenza tra le frasi fatte e la realtà. Sappiamo che la società è confusa, che le parole dei dirigenti lasciano il tempo che trovano e che Vanoli ammette che questo è il punto più basso e che non ci sono più alibi. E su questo, sia chiaro, siamo tutti d’accordo”.
