sembra che parecchi allenatori stiano rifiutando la panchina del bologna
Ieri il Bologna ha esonerato Sinisa Mihajlovic, ma prima di questo aveva provato a convincerlo a dimettersi, secondo quanto raccolto dal corriere dello sport.
Tutto era iniziato già a maggio, ma poi le parti avevano soprasseduto, ma dopo il pareggio di lunedì sarebbe arrivata la sofferta decisione. Di seguito un estratto di quanto accaduto e discusso:
“Fino al lunedì passato, dopo la nuova partita dispari di La Spezia, quando Claudio Fenucci ha incontrato a pranzo Roberto De Zerbi dopo aver preso in considerazione anche le soluzioni legate a Thiago Motta e a Claudio Ranieri, avendo ormai deciso di fare il grande, scomodo e sofferto passo, quello di cambiare allenatore, o meglio, di dover salutare anche se a malincuore Sinisa, non dimenticando come il Bologna da gennaio a oggi abbia vinto solo quattro partite, tutte nel campionato passato. Con la speranza, ecco la verità, di trovare un accordo amichevole con lo stesso Miha (che a quanto pare sarebbe stato retribuito ugualmente fino all’ultimo euro), pur sapendo che mai ciò sarebbe potuto accadere. Come infatti è accaduto ieri, quando Fenucci, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio hanno raggiunto Roma per incontrare Mihajlovic nella sua abitazione, volendo evitargli un viaggio a Bologna. In pratica l’amministratore delegato rossoblù ha argomentato a Sinisa le valutazioni fatte il giorno precedente a Casteldebole dalla società alla presenza anche del presidente Saputo (ripartito ieri mattina per Montreal), ma Miha gli avrebbe risposto in modo estremamente cordiale che per lui esiste solo il bianco e il nero e non un colore intermedio, che da una parte poteva anche capire la loro richiesta ma che da un’altra non avrebbe mai accettato compromessi e che di conseguenza il Bologna avrebbe dovuto esonerarlo, perché mai al mondo si sarebbe dimesso”
Quindi viene subito da chiedersi, perché il Bologna voleva trovare un accordo per le dimissioni di Mihajlovic?
In primis perché avrebbe voluto evitare eventuali critiche dopo aver preso una decisione così complicata, in secundis perché nel caso in cui Sinisa si fosse dimesso a quel punto avrebbe potuto consegnare la propria panchina a De Zerbi, che aveva posto una sola condizione, quella che non avrebbe mai accettato il Bologna di fronte all’esonero di Mihajlovic”. Roberto De Zerbi avrebbe rifiutato la panchina del Bologna anche in segno di rispetto per le condizioni di salute di Sinisa Mihajlovic .
La dirigenza del Bologna ieri avrebbe contattato anche altri allenatori che hanno espresso forti dubbi sull’ipotesi di sostituzione in panchina . A quanto pare, alludendo a motivazioni simili a quelle di De Zerbi.
A difesa del Bologna, c’è da dire che la società è stata vicina a Sinisa in questi mesi, ma l’epilogo non è stato dei migliori.
Una storie triste, che spinge il calcio moderno sempre più verso il baratro dell’egoismo e che allontana quello che una volta ero lo sport più bello del mondo, dalla sua matrice romantica.
Francesco Pistola
COMMISSO: “SPESO 400 MILIONI, NESSUNO COME ME. VIOLA PARK A MARZO. ASPETTO RISULTATI DA ITALIANO”
Commisso: “Speso 400 milioni, nessuno come me. Viola Park a marzo. Aspetto risultati da Italiano”