di Lorenzo Bigiotti
Sono le ore 11.49 dello scorso 4 marzo 2018 e la Fiorentina profondamente sconvolta si trova costretta a comunicare che e’ scomparso il suo capitano Davide Astori, colto da malore. Lacrime e scene di dolore arrivano da Udine con la squadra rimasta sconfortata dall’evento.
Anche a Firenze arriva la notizia, la gente non ci vuole credere ma purtroppo è tutto vero: Davide ci ha lasciato. Una folla numerosissima, in religioso silenzio. si ritrova all’esterno dello stadio Franchi per lasciare un ricordo a Davide, formando così il muro viola, diventato famoso in tutto il mondo. Arriva in città anche Andrea Della Valle che lascia parole al miele per l’ormai ex capitano.
Nelle ore successive arrivano i saluti pure di altri sportivi, anche di rivali, che non avevano mai giocato con Davide ma che riconoscevano l’umanità e la sportività. Passano alcuni giorni e una grande folla si raduna in Santa Croce per lasciare l’ultimo saluto al capitano, magari dopo esser passati dalla camera ardente sita a Coverciano.
Arriva poi la prima partita, quello con il Benevento rimarrà nella storia. Dalla coreografia dei tifosi, all’esultanza di Vitor Hugo, che casualmente ha segnato alle 13:13, all’abbraccio tra Badelj e l’arbitro Pasqua. Tutto di quella partita è stato speciale e tutto verrà ricordato per sempre dai tifosi viola.



Ad un anno di distanza, niente è cambiato, sei sempre la nostra guida ed un punto di riferimento. La squadra e l’intera città ti piange. Ma non ci abbattiamo troppo, tu sei sempre con noi, sei sempre a mostrarci la squadra e continueremo a farti sempre vivere nel nostro ricordo, come anche chiesto dai tuoi splendidi genitori che hanno cresciuto una persona splendida, un uomo vero.
CIAO DAVIDE PER SEMPRE CAPITANO