Angelo Di Livio, ex calciatore della Fiorentina, ha così parlato a La Gazzetta dello Sport: “Analogia con il 2002? Solo nella differenza tra potenzialità e rendimento. Ma stavolta la Fiorentina riuscirà a salvarsi. Noi impiegammo troppo tempo a renderci conto del rischio. Adesso mi sembra che ci sia la percezione esatta del problema. E poi ai miei tempi c’era un grande problema societario, ora il club è solido. Quindi credo ci siano tutte le condizioni affinché la squadra esca dal momento difficile, trovi continuità e chiuda la stagione senza troppa sofferenza. È una cosa incredibile. La rosa non è fortissima, è stata costruita male soprattutto a centrocampo, ma non è così debole. Forse sono state trascurate le sconfitte iniziali. È diventata una questione mentale: la squadra è entrata in un vortice di situazioni negative.
Innanzitutto battendo il Verona. E poi concentrandosi su una partita alla volta senza fare tabelle o proclami. Bisogna coprirsi meglio e sfruttare il potenziale in avanti. II giocatore conta meno dell’uomo: non ti devi nascondere, non devi aver paura. I tifosi faranno la loro parte: so quanto può spingere la gente di Firenze. Ma ripeto: la Fiorentina si salverà. Impegno europeo un problema? Adesso non bisogna pensarci troppo, poi si vedrà. Ma sono convinto che la Conference League possa dare un impulso positivo. I risultati portano serenità e puliscono la testa. La Fiorentina deve avere l’ambizione di chiudere il campionato a metà classifica e, quando avrà riguadagnato qualche posizione, l’avventura europea sarà un valore aggiunto e un modo per dimostrare le qualità del gruppo”.
