di Matteo Fabiani
Oggi l’ex Fiorentina Adrian Mutu compie 40 anni, noi gli vogliamo fare i migliori auguri con un suo aneddoto di qualche anno fa:
“Eravamo in preparazione e stavamo per terminare l’allenamento. Ad un certo punto ci venne in mente l’idea di giocare a golf con il pallone. L’obiettivo era quello di centrare la lunetta del corner con meno calci possibili e iniziammo a scommettere su chi poteva essere il vincitore. Partimmo tutti da centrocampo ma nessuno riuscì anche solo ad avvicinarsi. Poi per ultimo tirai io e in un colpo solo la piazzai propri li in mezzo. Mi girai verso destra, poi verso sinistra e guardando tutti negli occhi esclamai: “Ragazzi, di fenomeni ce n’è uno solo”.
Questo con tutta probabilità è il racconto che piú di tutti racchiude il genio di Adrian Mutu, acquistato dalla Fiorentina nel 2006 dopo lo scandalo Calciopoli. Già da anni si parlava bene di questo ragazzo rumeno dai piedi sopraffini ma dalla testa matta, non adatta alla vita da professionista. I viola quella stagione partirono con la penalità di -15 punti e salvarsi sembrava solo un miraggio.
Qualcuno peró decise che la Fiorentina doveva essere la squadra da battere, quella che quando l’affrontavi sapevi già che dovevi sudare 10 maglie per pensare solo un attimo di strappargli anche solo un punto.
Quel qualcuno era proprio il numero 10 viola, che con 16 reti alla pari con Toni riuscì a compiere uno dei miracoli sportivi piú grandi dell’ultimo ventennio portando la Fiorentina a un passo dall’Europa che conta.
I tifosi iniziarono così ad amarlo, a dedicargli cori, a proteggerlo da tutto e tutti. Lui questo lo sapeva, lo apprezzava e contraccambiava l’affetto, inchinandosi dopo ogni prodezza sotto la curva.