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Corriere Fiorentino: “Zero vittorie per la Fiorentina, la società resta al fianco di Pioli”

Firenze, Stadio Franchi, 21.09.2025, Fiorentina-Como, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Corriere Fiorentino: “Zero vittorie per la Fiorentina, la società resta al fianco di Pioli”

Redazione

30 Settembre · 09:24

Aggiornamento: 30 Settembre 2025 · 09:24

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Pioli spera che la tempesta passi

Figuriamoci, se Stefano Pioli non immaginava che saremmo arrivati al #Pioliout sui social, alle voci, ai contatti veri o molto più probabilmente presunti con altri allenatori. La sua speranza quindi, perché parlare di convinzione implicherebbe una presunzione che non fa parte del personaggio, è che la tempesta passi e che dietro i nuvoloni faccia capolino il sole.

Di certo però, il mister della Fiorentina non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi in una situazione del genere: 2 punti in 5 giornate, e uno 0 alla casella vittorie dopo cinque turni che si era verificata soltanto altre tre volte nella storia. L’ultima, nel 1977-78. Difficile insomma immaginare uno scenario più fosco e la prestazione col Pisa, al netto delle parole dello stesso allenatore, non ha fatto altro che confermare i problemi emersi fin qua.

Quella appena iniziata è una settimana se possibile ancor più delicata delle precedenti e i motivi sono evidenti: l’inizio del girone di Conference, la partita con la Roma e all’orizzonte una sosta che, qualora le cose non dovessero raddrizzarsi, diventerebbe una specie di stillicidio. Per la squadra, e per Pioli in particolare. La società da parte sua resta convintamente al suo fianco e la voglia di soffrire vista col Pisa è stata interpretata anche dai dirigenti come un segnale importante.

E così veniamo ad un altro aspetto fondamentale: il gruppo. Perché aldilà della cena di settimana scorsa, resta la sensazione di una squadra non sempre convinta di quello che fa e che gli viene chiesto. E poi si sa, e pure a questo il tecnico era preparato, quando i risultati non arrivano gli spifferi si fanno crateri.

Diventa facile insomma mettere insieme la non esultanza di Ranieri (sostituito all’intervallo a Torino e bacchettato pubblicamente) dopo il gol al Polissya, il malumore di Comuzzo per le ultime ore di mercato e per le esclusioni in serie, così come il fastidio di Dzeko per la sostituzione al 45’ nella gara col Napoli e per esser passato da totem a riserva della riserva, i «pizzini» fatti arrivare chissà come e chissà da chi a Fabregas sulla formazione che sarebbe scesa in campo e che hanno fatto arrabbiare non poco l’allenatore.

Minuzie, se si vince, ma che possono minare serenità e lavoro in situazioni come questa. Ecco perché è importante che il club continui (non solo in pubblico) a sostenere l’allenatore e che, nello spogliatoio e non al ristorante, ci si dica tutto quello che c’è da dirsi. Lo scrive il Corriere Fiorentino. 

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