Non sarà, e non potrebbe essere, una partita come le altre. E non perché sarebbe un derby o perché vale comunque la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. Fiorentina-Empoli è soprattutto la prima partita dopo il dramma per fortuna soltanto sfiorato di domenica scorsa. Nello stesso stadio, il Franchi, e su quello stesso prato dove soltanto tre giorni fa Edoardo Bove si è accasciato facendo piombare una città intera (e non solo) in un terribile incubo. Quello che è successo dopo, per fortuna, si sa.
È stato lo stesso Edoardo a pretenderlo dai suoi compagni, in quella videochiamata di lunedì pomeriggio nella quale ha chiesto che la partita si giocasse regolarmente. Un contatto costante e continuo, quello tra Bove e lo spogliatoio. L’unica cosa che vuole Bove infatti è che i viola giochino, e che passino il turno. È quello l’unico regalo che ha chiesto. Salvo sorprese insomma, non si vedrà la Fiorentina scendere in campo con magliette di incoraggiamento o di saluto tipo quelle con cui è scesa in campo l’altra sera la Roma.
Oggi quindi, ci si limiterà ad un messaggio molto soft sul maxischermo, nel pre partita. Stesso discorso, stando al poco che filtra, per quanto riguarda la curva. Ci sarà uno striscione, così come non mancheranno messaggi negli altri settori (anche se non ci si aspetta granché sul fronte delle presenze) ma quasi sicuramente niente di più. Lo scrive il Corriere Fiorentino.