Ufficialmente non è stata intrapresa nessuna iniziativa e non ci sono stati contatti con altri allenatori, ma in casa viola l’allarme è già scattato. L’ostacolo eventualmente da superare, tuttavia, è quello di un mercato che non offre grandi alternative. Persa l’opportunità Spalletti, considerato l’unico che avrebbe potuto raccogliere l’eredità di Pioli, la società si trova di fronte una serie di identikit che lasciano spazio a parecchi dubbi.
Il nome di Daniele De Rossi, per esempio, pur essendo tra i più raggiungibili per la vicinanza al d.s. Pradè, pare poco praticabile per la scarsa esperienza che mal si sposerebbe con il momento vissuto dalla squadra, mentre su Thiago Motta, oltre che un accordo ancora in essere con la Juventus, pesano le difficoltà nel gestire lo spogliatoio bianconero dell’anno scorso e i rapporti non proprio idilliaci con qualche calciatore come Fagioli. Così tra le varie ipotesi in ballo andrà tenuta di conto pure quella che porta all’ex tecnico del Torino Paolo Vanoli, già accostato in estate ai viola quando il futuro di Pioli era ancora da scrivere. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
