
Italiano sorprende con la doppia punta. Per il resto, tutto più o meno secondo indicazioni della vigilia. Anche perché, tanto per tornare al punto di partenza, non è che ci fossero molte alternative. La coppia di mediani, per esempio, era di fatto obbligata. In difesa invece è stato premiato Ranieri ormai, nelle gerarchie, sempre più vicino al sorpasso definitivo su Milenkovic. L’idea, ovviamente, era partir forte e dare fin da subito un indirizzo chiaro alla partita. Nemmeno un minuto però, e la Fiorentina aveva già fatto il primo omaggio al Verona.
Una follia, quella di Terracciano, che ha rischiato di complicare parecchio i piani dei viola. È stato lo stesso portiere però, a rimediare. Rigore parato (il secondo in viola dopo quello al cagliaritano Joao Pedro) e, soprattutto, un vero e proprio miracolo sul tap-in successivo prima che Nngonge, non si sa come, sbagliasse a porta completamente vuota. Orribile, l’approccio della Fiorentina. Non distratta, di più. Completamente addormentata e rimasta in piedi soltanto perché graziata, più volte, dagli uomini di Baroni. Una, due, tre, quattro, cinque volte. Un tiro al bersaglio, con Terracciano a fare praticamente da punch ball sotto i colpi gialloblu. Lo scrive il Corriere Fiorentino.