Adesso è emergenza sulle fasce. Perché solo oggi si conoscerà l’entità dell’infortunio (risentimento ai flessori della coscia destra, la nota al termine di Fiorentina-Juventus), ma Dodo rischia uno stop abbastanza lungo se gli accertamenti stabiliranno che si tratta di una lesione muscolare come si teme e perché all’assenza del brasiliano si aggiunge quella reiterata di Gosens: l’esterno tedesco anche ieri si è allenato a parte e questo lo esclude in automatico dall’impegno in Conference League perfino dai convocati. E chissà che Vanoli, mancando contemporaneamente i due titolari, non anticipi i tempi della novità tattica cambiando il sistema di gioco: forse non domani contro l’Aek, se non a partita in corso compatibilmente con l’andamento per fare subito una riprova, ma domenica a Bergamo in un’occasione che conta molto di più per mille motivi. Intanto, però, in Conference League potrebbe ricominciare da dove ha finito sabato sera contro la Juventus: con Kouadio a destra e Fortini a sinistra. Due 2006, due sane ventate di qua e di là per una Fiorentina in cerca di ossigeno.
Con ordine e cominciando dall’infortunio di Dodo, che è vero non ha iniziato bene la stagione (chi l’ha fatto nella squadra viola in fondo alla classifica con sei punti dopo dodici giornate?), eppure rinunciarci non può mai essere considerata una cosa positiva. L’ex Shakhtar, alle prese con la discussione del rinnovo di contratto abbastanza controverso e ormai d’attualità da mesi, ha accusato il problema alla coscia destra nel primo tempo con la Juventus e, nonostante l’intervento del massaggiatore viola a bordo campo, dopo l’intervallo non è rientrato in campo ed è stato sostituito da Fortini. Tre giorni di terapie con accertamenti a seguire e oggi si saprà se i timori si trasformano in brutta notizia. Che non sarebbe nemmeno in parte equilibrata da quella che riguarda Gosens, a sua volta fermo dal 29 ottobre per la lesione al retto femorale della coscia sinistra rimediata a San Siro contro l’Inter. Fuori con Lecce, Mainz e Genoa, si ipotizzava che la sosta ne consentisse il rientro magari non con la Juventus, ma tra Aek e Atalanta sì. E invece non ci sarà domani e, mancando la prova generale, diventa più che incerta la presenza solo in panchina a Bergamo per l’altra sfida da ex. E quindi si torna all’assioma di partenza: emergenza sulle fasce in casa viola. Lo scrive il Corriere dello Sport.
