Lo scorso 16 marzo, proprio contro il Napoli, Hans Nicolussi Caviglia aveva incantato con una delle sue migliori prestazioni in Serie A. In quella gara, terminata 0-0, il centrocampista aveva messo in mostra le sue qualità di regista puro: visione di gioco, capacità di muoversi tra gli spazi e distribuzione del pallone con intelligenza e precisione. Una prestazione che Antonio Conte ricorda bene, visto che costò punti pesanti al suo Napoli. Sei mesi dopo, con addosso la maglia della Fiorentina, il “professore” valdostano si prepara a un nuovo debutto, sempre contro gli azzurri.
Durante la sosta nazionali, l’allenatore ha sfruttato l’occasione per lavorare sul nuovo assetto di centrocampo, con Nicolussi Caviglia come perno della manovra. La sua presenza permetterà a Nicolò Fagioli di tornare nel ruolo di mezzala, mentre il terzo posto in mediana se lo contenderanno Mandragora e Sohm. La Fiorentina si prepara così a ripartire da un centrocampo ridisegnato, con l’obiettivo di dare più continuità e fluidità al proprio gioco.
L’innesto di Nicolussi Caviglia rappresenta anche un’arma tattica aggiuntiva: la pericolosità sui calci piazzati. Lo scorso campionato, infatti, ha realizzato tre assist (due da corner e uno su punizione) e due gol direttamente su calcio da fermo con il Venezia, chiudendo come il giocatore con più conclusioni in porta da piazzato in Serie A. La Fiorentina conta su questa qualità per arricchire il proprio arsenale offensivo, puntando non solo a reggere l’urto contro avversari di alto livello, ma anche a imporre il proprio gioco grazie alle geometrie del nuovo numero 14. Lo scrive il Corriere dello Sport.
