Manca solo l’annuncio ufficiale del club. Mandragora ha riscosso un grande attestato di fiducia considerando che il suo contratto sarebbe scaduto il prossimo giugno, a meno di mancato conseguimento delle 25 apparizioni stagionali (ognuna da almeno 45’). In quest’ultimo caso si sarebbe attivata l’opzione annuale già presente nell’accordo, che avrebbe innescato il rinnovo automatico al 2027. Niente di tutto ciò, visto che la Fiorentina ha voluto bruciare i tempi e blindare subito il giocatore classe ’97. Pure l’aumento dell’ingaggio inorgoglisce Mandragora, che guadagnava 1,5 milioni di euro annui (comprensivi dei bonus) e che ora diventerà il quinto calciatore più pagato della rosa a pari merito con Dzeko e Fagioli. Dietro a Kean, De Gea e Gosens, che percepiscono rispettivamente 4,5, 3 e 2 milioni di euro al netto dei bonus. Questo colloca il centrocampista tra le colonne portanti della squadra, responsabilizzandolo ulteriormente. Per intendersi: neppure Cristiano Biraghi, per anni capitano della Fiorentina, guadagnava una cifra così alta.
Da parte sua Mandragora farà di tutto per confermare di meritarsi quella che è, in pratica, una promozione voluta dalla società di Commisso. “Rolly” è stato decisivo la scorsa stagione sfoderando un rendimento di altissimo livello e trascinando, più di una volta, la squadra. Oggi più che mai è chiamato a riproporre quel tipo di prestazioni e a tornare il condottiero che aveva dimostrato di essere. Il momento delicato che sta attraversando la Fiorentina di Stefano Pioli richiede l’intervento dei senatori, uno dei quali è proprio l’ex Torino. Mandragora arrivò a Firenze nell’estate 2022, dopo il divorzio del club viola con Lucas Torreira. Un’eredità pesante che, però, il ventottenne è riuscito a raccogliere attraverso il lavoro, fiorendo nella passata stagione (9 gol e 5 assist). Quest’anno si è aggiudicato la prima marcatura in campionato, a Cagliari. Poi ha segnato al Como. L’aspettativa è chiaramente più alta rispetto all’ultima stagione: toccherà a lui rassicurare i tifosi. Anche perché la Fiorentina è già convinta. Lo scrive il Corriere dello Sport.
