Sarà l’ex Roma ed Inter ad affiancare Kean là davanti con Gudmundsson alle spalle nella versione più pura del tridente di fronte ai rossoblù del coetaneo (di Edin) Pisacane: 17 marzo 1986 la data di nascita del bosniaco, 28 gennaio 1986 quella del debuttante tecnico napoletano e più coetanei di così non è possibile. Per cronaca e statistiche curiose, quattro volte si sono incrociati in campo da avversari, uno alla Roma e l’altro proprio al Cagliari, con l’attuale numero 9 viola che si è preso tre vittorie e un pareggio segnando il gol decisivo nell’1-0 della sfida alla 21esima del torneo 2016-17. Già che ci siamo, Pioli è uno che sta attento a tutto ma proprio tutto, e se aveva bisogno di un motivo in più (e non ce l’aveva) per schierare Dzeko oggi, l’ha trovato nel bilancio nettamente favorevole dell’attaccante sul Cagliari: sei vittorie e due pareggi in otto confronti Inter compresa, con altra rete segnata alla 14esima del campionato 2020-21, sempre decisiva (3-2 il punteggio finale) e sempre all’Olimpico in giallorosso. Pisacane non si è mosso dalla panchina quel giorno.
Esattamente dove Dezko lo rivedrà oggi con altri compiti, mentre i suoi da allora non sono cambiati di una virgola: cercare di fare gol. Cosa che va detto gli è riuscita benino: con la mezz’ora disputata in Conference League ha cominciato ad inseguire l’obiettivo negli obiettivi. Quelli generali sono ovviamente suddivisi con i compagni per portare la Fiorentina più in alto possibile in Italia e in Europa, mentre quelli personali, che sono comunque strettamente legati nei due sensi al gruppo, hanno un traguardo ben preciso rappresentato ancora una volta da un numero, in questo caso bello tondo e sbalorditivo: 1.000. Le presenze in carriera sommando le esperienze con le maglie di Zeljeznicar (1), Teplice (45), Wolfsburg (142), Manchester City (189), Roma (260), Inter (101), Fenerbahce (99) e Nazionale bosniaca (141): non conteggiate le quattro nella Under 21 del suo Paese, con la mezz’ora in viola a Presov è a 979, quindi ora gliene mancano 21 per fare mille. E 437 sono i gol in queste 979 partite: perché Edin Dzeko è uno a cui piace fare le cose per bene. Lo scrive il Corriere Dello Sport
