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Commisso: “Siamo arrivati al posto che la Fiorentina merita. L’arbitraggio deve essere uguale per tutti. Scriveremo…”

Firenze, stadio Artemio Franchi, 08.02.2020, Fiorentina-Atalanta, Foto Fiorenzo Sernacchioli. Copyright Labaroviola.com

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Commisso: “Siamo arrivati al posto che la Fiorentina merita. L’arbitraggio deve essere uguale per tutti. Scriveremo…”

Redazione

3 Agosto · 16:26

Aggiornamento: 3 Agosto 2020 · 16:26

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Ecco alcuni estratti dell’intervista di Rocco Commisso ai canali ufficiali viola:

Sei rimasto contento di questa prima stagione? I momenti più belli…

“I momenti più belli, l’accoglienza che Firenze ha dato alla mia famiglia, la campagna “Forza e cuore”, aiutare gli ospedali in difficoltà con il Coronavirus. Ricordo quando ci siamo salvati dalla possibilità che potevamo andare in Serie B, e quando nelle ultime partite abbiamo fatto buoni risultati e siamo arrivati al posto che la Fiorentina merita”.

Qual è stata la sorpresa più grande dopo aver acquistato la Fiorentina? Obiettivi di questa stagione?

“L’importanza della tifoseria non la sapevo, quanto essendo l’unica delle grandi città ad avere solo una squadra. Di negativo, la situazione della squadra. Dopo che siamo arrivati, dieci anni fa i ricavi della Fiorentina erano andati giù, importante capire che se oggi un giocatore che dieci anni fa lo potevi comprare per 20 milioni, ora minimo 40. I ricavi sono andati indietro ed i costi invece sono raddoppiati. Ci sono ancora 40 giocatori, questo non lo sapevo con precisione, dobbiamo fare questo grande lavoro, di poter aiutare la squadra a ridurre gli ingaggi e portare questi 40 giocatori a giocare in qualche altro luogo in prestito o di venderli. Il management è stato completamente cambiato, Joe Barone, Pradè. Una rivoluzione manageriale è stata fatta”.

Di che cosa sei particolarmente soddisfatto? Rifaresti le dichiarazioni post Juventus-Fiorentina?

“Sì, forse invece di gridare parlerei più piano. Ma quello che mi ha portato a parlare è che andando nello spogliatoio ho visto i ragazzi depressi, arrabbiatissimi, soprattutto Dragowski. Mi sono sentito di difendere come un capitano la mia squadra. L’arbitraggio ha cominciato con il Napoli, quel fallo che non è stato fallo, di Mertens poi è continuato. Certi nostri ragazzi sono stati “picchiati”. Voglio ricordare che la legge sull’arbitraggio deve essere uguale per tutti, invece questo non l’ho visto. Tra poche settimane scriveremo delle raccomandazioni pubbliche a Gravina e Nicchi”.

 

 

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