Scontro totale tra la Fiorentina e Stefano Pioli. Nella giornata di oggi non è arrivato un accordo per la risoluzione dell’esoso contratto dell’ex Milan, che percepisce un ingaggio di 3 milioni di euro netti e che è legato ai viola fino al 30 giugno 2028. Il club di Rocco Commisso è rimasto deluso dal comportamento del tecnico, che non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro o accettare una buonuscita nei parametri della società. Allora perché non è arrivato l’esonero?
L’esonero di Stefano Pioli comporterebbe una spesa di 9 milioni totali in 3 anni per il club di Rocco Commisso. Cifra che in questo momento la Fiorentina non si può permettere d’investire, contando il fatto di andare a ingaggiare anche un nuovo allenatore. I conti del club viola infatti, non sorridono. Anzi.
La Fiorentina ha registrato una perdita di 23,2 milioni di euro nel bilancio della stagione 2024-25, chiuso il 30 giugno, in netto peggioramento rispetto al passivo di 5,9 milioni dell’esercizio 2023-24. Il risultato negativo non è legato ai ricavi, rimasti pressoché stabili (198,6 milioni contro 199,9 dell’anno precedente), ma all’aumento di alcune voci di costo.
Nonostante una leggera riduzione delle spese per stipendi e ammortamenti dei cartellini, i costi per i prestiti sono saliti in modo significativo, superando i 15 milioni in più rispetto all’anno precedente e arrivando a 19,1 milioni complessivi. I prestiti più costosi sono stati quelli di Gudmundsson (5,7 milioni), Colpani (4), Zaniolo (3) e Fagioli (1,8). Nella stagione 2023-24, la stessa voce di bilancio ammontava soltanto a 3,7 milioni.
Quindi? Come si risolve questo stallo? Nella giornata di domani il presidente Rocco Commisso farà di tutto per trovare una soluzione, anche perché giovedì la Fiorentina scenderà in campo contro il Mainz e la svolta va trovata al più presto.
Per questo motivo, se Stefano Pioli non deciderà di abbassare le pretese e quindi accettare una buonuscita compatibile con l’esigenze della Fiorentina, il patron potrebbe decidere di optare per l’esonero. Questo scenario sarebbe disastroso dal punto di vista economico, ma il club viola non può permettersi di aspettare altro tempo. La classifica piange, con un ultimo posto in classifica che fa paura.
Lo riporta calciomercato.com
