Fiducia massima in Stefano Pioli. Con queste parole Daniele Pradé ha voluto giustamente allontanare ogni tipo di dubbio sulla permanenza del tecnico emiliano alla guida della panchina viola dopo appena due punti in quattro partite di campionato. La Fiorentina si aspetta una svolta anche dal tecnico emiliano, giunto alla sua terza esperienza sulle rive dell’Arno. Ora serve il miglior Stefano capace di trasmettere fiducia, identità e coraggio ad un gruppo che appare smarrito, timoroso e privo di carattere.
C’è bisogno del tecnico che trascinò il Milan allo scudetto trasformando problemi in soluzioni attraverso idee chiare e una forte impronta tattica come racconta il Corriere dello Sport.
Dopo tre partite con il 3-5-2, contro il Como la Fiorentina è scesa in campo con un 4-4-2 che non ha convinto con esperimenti poco riusciti come il tandem Piccoli-Kean o l’adattamento di Dodo ad un ruolo più difensivo.
Alcuni osservatori vedono nel 4-3-2-1 e un modulo simile come un possibile punto di equilibrio, valorizzando marcatori come Comuzzo e Ranieri e terzini propositivi come Dodo e Gosens e una mediana da ricostruire.
Spetta a Pioli trovare la strada giusta con la tifoseria ancora fiduciosa nelle qualità di un tecnico e di un uomo capace di risollevare la Fiorentina da una partenza fin qui deludente.