A Tuttosport ha parlato il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno riguardo a Milan-Como in Australia e molto altro: “Non è questo il modello da seguire perché si fa una partita a 28000 km di distanza con una stagione diversa e un clima da conoscere rispetto al nostro e dei fusi orari distanti dall’Italia, in più non c’è rispetto per chi vorrebbe vedere la partita dal vivo che è impossibilitato.”
Sul numero di partite: “I giocatori sanno che devono giocare di più e l’hanno accettato, ma il problema è fisico perché se fai 70 partite non puoi performare come con 50, il fisico conta e se cala la brillantezza pure lo spettacolo ne risente. Abbiamo perso il contatto con l’aspetto umano perché le persone vengono prima del denaro.”
Sugli italiani: “Chi mette molti giovani italiani in campo, dovrebbe avere degli sgravi fiscali perché sarebbe legittimo coltivare una filiera interna come avviene in Spagna dove crescono tanti giocatori fortissimi e vanno imitati. La Nazionale attinge da un bacino troppo ristretto ora e bisogna crescere a livello di vivai.”