Dopo la morte di O’ Rey, tanti calciatori hanno espresso la propria solidarietà alla famiglia e ricordato le sue grandi giocate. Tra gli altri, anche l’ex Juventus Gianluigi Buffon ha commentato l’accaduto: “Con le tue gesta hai fatto innamorare il mondo di questo sport, diventandone uno dei simboli stessi. Grazie O Rei, per me sei e sarai per sempre una leggenda”. Come il portiere campione del Mondo 2006, anche il centrale Beckenbauer ha ricordato il suo compagno: “Nato a Três Corações, Pelè aveva tre cuori: per il calcio, per la sua famiglia e per tutte le persone. Quello che giocava con le stelle e teneva sempre i piedi per terra. Sono andato negli Stati Uniti nel 1977 perché volevo davvero giocare in una squadra con Pelé al New York Cosmos. Quella volta con lui è stata una delle più grandi esperienze della mia carriera . Abbiamo vinto il campionato americano al primo tentativo e Pelé mi ha chiamato suo fratello. È stato un onore inimmaginabile per me. Il calcio sarà sempre tuo, amico mio! Rimarrai sempre. Grazie per il gioco, O Rey!”. Un altro compagno di squadra di Pelè al Santos fu Angelo Sormanni che lo ricorda così: “Non aveva difetti, neanche il piede debole. Sapeva anche fare il portiere. In una partita il titolare s’infortunò, lui si mise tra i pali e finì con la porta inviolata. Con tutto il rispetto e l’ammirazione per Diego, dico che il più grande è stato Pelè. Solo insieme tutti gli altri grandi possono essere al suo stesso livello, forse”.
VEDI ANCHE: IKONÉ, DOPO TANTE DIFFICOLTÀ ECCO LA SVOLTA CHE ITALIANO CERCAVA: ORA SERVE LA CONFERMA
Ikoné, dopo tante difficoltà ecco la svolta che Italiano cercava: ora serve la conferma