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Brovarone: “In questo momento la Fiorentina è la peggiore società italiana, Pradé era arrivato al colmo”

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Brovarone: “In questo momento la Fiorentina è la peggiore società italiana, Pradé era arrivato al colmo”

Redazione

1 Novembre · 14:42

Aggiornamento: 1 Novembre 2025 · 14:51

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Le parole di Bernardo Brovarone sulle dimissioni di Daniele Pradé e sul complicatissimo momento della Fiorentina

Daniele Pradè non è più il DS sportivo della Fiorentina: la notizia ha spiazzato l’ambiente viola alla vigilia di una partita cruciale come quella contro il Lecce.
All’interno de “Il Pentasport” di Radio Bruno ha parlato Bernardo Brovarone:

Io penso sia stata una scelta dettata dalla sua situazione e dalla sua sofferenza, da quello che ha subito in questo periodo. E’ arrivato al colmo e al limite ma le tempistiche sono sorprendenti. Secondo me è legata alla sostenibilità fisica e mentale di una persona per la quale si parlava anche di scorta. Oltre alla sofferenza fisica che già premeva, c’è anche una dignità e sotto l’aspetto dell’essenza e dell’integrità fisica e morale credo sia inattaccabile. Poi ci sono aspetti negativi ed errori e secondo me c’è anche un bel vuoto attorno a lui. Non c’è stato il minimo supporto della società in questi momenti cosi’ caldi, credo fossero un po’ stanchi del suo operato. Adesso ci aspettano dei momenti in cui debba salire l’intensità nei momenti da parte di tutti.
Io se mi metto nei panni di questa Fiorentina qui non so con chi lo sostituiranno Pradè, in questo momento la Fiorentina è la peggiore società italiana”.

Sugli obiettivi:
“La speranza è di riequilibrare una situazione. Non siamo in un’azienda a lungo termine in cui si può creare un piano e poi nel tempo ripristinare gli equilibri e i valori. In brevissimo tempo puoi perdere il controllo della situazione e si parla di vita o morte con il Lecce in casa. Non so da cosa è dettato questo, sicuramente dalla sorpresa però mi sembra tutto enfatizzato ma nell’ enfatizzazione c’è anche una realtà da affrontare.
Solo Commisso sa cosa ne vorrà fare del futuro. Le scelte di oggi sono dettate dalla programmazione”.

Sul possibile sostituto:

Sono scelte delicate, dirigenti giovani e non giovani bravi in Italia ci sono. Se io ti dico prendiamo Paolo Maldini ed Edoardo Macia io sogno un binomio del genere. Giuntoli va bene ma fino ad un certo punto. 
La figura del Ds è importantissima ma deve avere un legame fortissimo con l’allenatore, ci sono anche delle battaglie interne e anche i rapporti non sono idilliaci. Quando vuoi costruire un impianto vero bisogna capire i contenuti e le intenzioni. Questa è una città che deve ritrovare tono e luminosità ma se la ritrova Firenze si rilancerebbe”.

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