Cristiano Biraghi, terzino della Fiorentina e della Nazionale, ha rilasciato una lunga intervista in vista della partita che stasera vedrà i viola opposti al Torino. Queste le sue parole di fronte alle telecamere di DAZN: “Quando ho iniziato a giocare, il mio sogno era rappresentare il mio paese. L’ho realizzato ma non del tutto, perché voglio lasciare un’impronta”.
Prosegue su un dettaglio: “Il tatuaggio? Dice ‘Uomo nell’arena’, penso sia un motto che mi rappresenta. Alla fine l’uomo si valuta quando è sul campo, da gioco o della vita”.
E sulla vita privata: “Mia moglie? Io sono una persona semplice, per questo ho voluto una donna tranquilla, anti-social e che mi fa stare sereno. Ho fatto un matrimonio intimo, con due calciatori che ritengo miei amici, ossia Marco Benassi e Vincent Laurini. La prima notte di nozze fatalità ha voluto che nella stanza accanto ci fossero tre miei amici d’infanzia che avevano alzato un po’ il gomito e sono dovuto intervenire perché sembrava ci fosse la guerra”.
Apre poi una parentesi su Davide Astori: “Ricordo che nella sua ultima partita mi servì un assist decisivo, mi porterò dentro per sempre quella gara. I miei prossimi eventuali gol saranno una dedica a lui perché mi ha fatto capire veramente quali sono i valori e qual è la realtà della vita che è fatta di famiglia e amici. Davide è con noi sempre, lo pensiamo ogni giorno”.
Spende ancora alcune parole sulla scomparsa del compagno: “Se la sua morte mi ha cambiato la vita? Ti dà un senso di responsabilità maggiore, è giusto vivere con la massima serenità e rispettando le persone. Per colmare il vuoto lasciato bisognava prendere in mano la situazione”.
E conclude: “Le mie ultime parole? La sera prima eravamo a giocare alla playstation, lo voglio ricordare col sorriso”.