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BEATA GIOVENTÙ… L’EDITORIALE DI GIORGIO MICHELETTI

Editoriali

BEATA GIOVENTÙ… L’EDITORIALE DI GIORGIO MICHELETTI

Redazione

2 Ottobre · 23:25

Aggiornamento: 2 Ottobre 2018 · 23:25

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Dunque la Fiorentina è la squadra più giovane delle 5 leghe europee, alle sue spalle ci sono i tedeschi del Mainz e i francesi del Nimes. Gioventù è sinonimo di risultati altalenanti, prestazioni da comprendere e a volte da scusare, partite non esaltanti: tutto vero se ci riferiamo alle due occupanti degli altri gradini di questo podio (noni i tedeschi e in lotta retrocessione i francesi). 

La Fiorentina è invece ai vertici del campionato italiano, quello che viene definito, secondo me a ragione, il più difficile dell’Europa. Segno che questa Fiorentina ha anche un suo spessore e un suo valore, fatto emergere sicuramente dalle qualità dei giocatori ma anche da quello di Pioli che, nonostante tutto questo, trova ancora detrattori e diffidenti. Fatto che rimanda obbligatoriamente a questa estate quando quasi tutti erano perplessi e diffidenti nei confronti della campagna acquisti fatta da Corvino, il quale ha sempre lavorato a testa bassa senza mai raccogliere o controbattere a critiche che, a volte, hanno rasentato l’offesa professionale e personale.

Ora i risultati e il gioco fatto vedere fino ad oggi stanno dando ragione a questi due personaggi. E’ vero che il mondo del calcio oggi ti dà e domani ti toglie, ma nei loro confronti esiste una sorta di prevenzione mentale che non condivido ma che soprattutto viene smentita dai fatti. Anzi, credo che la situazione che sta vivendo soprattutto Pioli, sia quella dove riesce a dare il meglio di sé: fare il ‘babbo’ (mi raccomando alla toscana non in altri dialetti), indicare valori e contenuti, parlare con ragazzi che il professionismo non ha ancora coperto di stereotipi e abitudini, insegnare loro calcio e riuscire a farsi capire. Forse quando ha vissuto altre situazioni e doveva essere ‘solo’ un allenatore, ha trovato nei giocatori a sua disposizione quelle sovrastrutture personali e professionali che lo allontanano dal suo calcio, fatto anche di umanità e valori. Cose che, appunto, riescono ancora ad essere presenti soprattutto nei giovani.

Giorgio Micheletti – Platinum Calcio 

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