Gabriel Omar Batistuta, ex attaccante della Fiorentina e della nazionale argentina, ha rilasciato una lunga intervista a Marca: “Sportivamente ho fatto di tutto per ottenere il successo ma alla fine non mi sono mai accontentato di nulla, ero molto esigente con me stesso. Penso di aver fatto una buona carriera. Ora dove potrei giocare? Il calcio è cambiato, forse quello inglese sarebbe adatto a me ora”.
Prosegue con alcuni paragoni: “Chi mi somiglia? Cavani, Luis Suárez, Higuaín, Icardi … Ce ne sono diversi che sono abbastanza simili a me”.
E sul suo rapporto con gli allenatori: “Cosa mi hanno insegnato gli allenatori? Ho sempre rispettato tutti i tecnici che avevo, ma il mio modo di giocare non aveva bisogno di troppe indicazioni. Avevo solo un obiettivo: il gol e non dovevamo dirmi granché per cercarlo”.
Spende alcune parole anche sul suo percorso di vita: “Se pensavo ad una vita senza il calcio? No, mi sono concentrato per sfruttare al massimo quello che volevo essere, cioè un calciatore. Ma non mi divertiva, era una professione, quindi capisco Mascherano”.
E sul suo attuale rapporto con il calcio: “Ora invece vivo il calcio con molto interesse, lo studio più di quando ero un calciatore. Deluso dal calcio? Deluso no, forse sfinito. Perché il rapporto con il calcio è stato professionale, ho dato tutto ed è stato reciproco. Mi sono stancato di tutto il tempo che mi ha preso. Ho tolto molti anni ai miei affetti”.
E conclude con un pensiero su alcuni difensori: “I difensori migliori? Baresi, Nesta, Maldini, Chamot, Vierchowod prima, ora Sergio Ramos, Fazio, Godín, Mascherano, Piqué e Varane”.