Una presa di posizione forte, arrivata in una mattinata nella quale il gruppo prima di allenarsi ha avuto un nuovo confronto. Quello del giorno prima, evidentemente, non era bastato. Colloqui duri, comunque, alla ricerca di chiarimenti su quanto successo sul campo e con l’allenatore che (sia sabato, che ieri) avrebbe usato toni anche molto duri. Della serie: certe scene non si possono accettare, e da ora in poi non si guarderà più in faccia nessuno. Tradotto: chi non merita, sta fuori. Anche se ha nome, ingaggi e ruolo pesanti. La tensione è altissima insomma, e a questa si aggiungono le gravi e ingiustificabili minacce ricevute sia dai calciatori (Dodò, ma non solo) che dai loro familiari. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
