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Un leader sottovalutato, ma costante di rendimento: Mandragora è centrale nella Fiorentina di Vanoli

Firenze, Stadio Franchi, 22.11.2025, Fiorentina-Juventus, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Un leader sottovalutato, ma costante di rendimento: Mandragora è centrale nella Fiorentina di Vanoli

Redazione

25 Novembre · 11:13

Aggiornamento: 25 Novembre 2025 · 11:13

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Rolando Mandragora è uno di quei giocatori che non attirano i titoli: non è un fenomeno da copertina, non è il nome che accende il mercato. Eppure, stagione dopo stagione, il centrocampista viola dimostra una cosa: merita sempre il campo.

Mandragora è spesso criticato, talvolta sottovalutato, ma la realtà racconta un’altra storia. Quest’ anno ha segnato già con 3 gol, uno dei quali pesantissimo contro la Juventus. Non va dimenticato che anche negli anni scorsi aveva segnato con grande continuità: 2022-2023: 4 gol, 2023-2024: 5 gol, 2024-2025: 9 gol.

Numeri che confermano quanto fosse importante per gli allenatori che lo hanno guidato: Palladino e Italiano hanno saputo valorizzarlo, considerandolo centrale nel loro progetto tecnico. E anche con Stefano Pioli, in una stagione complicatissima per la squadra, Mandragora è stato uno dei pochi a salvarsi, per atteggiamento, continuità e affidabilità.

Quest’estate si è discusso molto del suo rinnovo di contratto. Alla fine, è arrivato l’accordo: 1,8 milioni a stagione più bonus. Un segnale chiaro da parte della società, che vede in lui un tassello importante del progetto tecnico.

E i fatti confermano tutto: comunque vada la stagione, Mandragora è sempre uno dei leader silenziosi, dei senatori dello spogliatoio, uno dei giocatori che sentono di più la maglia e la causa viola. Sotto questo punto di vista è impeccabile: professionalità, dedizione, rispetto e responsabilità.

Ogni anno si parte con l’idea che possa essere un panchinaro. Ogni anno, per merito suo, finisce per imporsi e diventare titolare, mostrando un rendimento sempre almeno accettabile, spesso anche superiore.

Mandragora ha anche confermato, fuori dal campo, la sua maturità e il suo attaccamento ai valori viola. Prima della partita con il Mainz ha dichiarato:

“Biraghi mi ha tramandato la responsabilità dei valori della Fiorentina e di rappresentare Firenze. Quando il momento è negativo certi valori si buttano dietro, invece dobbiamo portarli sempre avanti.”

Parole da capitano aggiunto, da uomo che sa cosa rappresenta questa squadra per la città e per i tifosi.

Mandragora non sarà il nome più scintillante, ma ogni anno dimostra di essere indispensabile. Segna, lavora, guida, interpreta più ruoli, non si tira mai indietro. È uno di quei calciatori che magari non fanno rumore, ma senza i quali una squadra perde equilibrio, spirito e identità.

Un giocatore che la Fiorentina ha fatto bene a tenersi stretto. E che, stagione dopo stagione, si sta guadagnando, il rispetto di tutti.

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