Si è giocata Sabato alle 18:00 la partita tra Fiorentina e Juventus terminata con il risultato di 1-1 grazie alle reti di Kostic e di Mandragora. Per la Fiorentina la prova è stata tutto sommato positiva, anche se il pareggio non la smuove dall’ultimo punto in classifica. Per la prima volta in stagione forse si sono visti segnali i vita da parte di una squadra che è in netta difficoltà.
Contro la Juventus la Fiorentina ha dimostrato per la prima volta in stagione di avere un’anima. Di riuscire a restare in partita per 90 minuti senza mai perdere la testa o il filo del discorso. Anche nei momenti difficili nessuno si è scomposto. Per la Fiorentina che abbiamo visto fin qui il gol di Kostic al 50esimo del primo tempo sarebbe stato una mazzata. I ragazzi di Vanoli invece sono rientrati in campo senza paura ed hanno ripreso subito la partita in mano. Impensabile fino a qualche settimana fa.
Poi c’è anche il lato tattico e di identità di gioco. Qui forse i passi in avanti sono stati meno netti e si sono visti soprattutto in fase di non possesso. La Fiorentina è apparsa più solida, meno sfilacciata e soprattutto più compatta. Con Pioli vedevamo spesso giocatori e reparti distanti tra loro in tutte le fasi. Questo comportava difficoltà nel trovare le linee di passaggio in fase di possesso e dover sempre rincorrere quando la palla l’aveva l’avversario. Sabato questo non è successo, la Fiorentina è stata più accorta ed ha capito meglio anche i momenti della partita. Fin quando la partita è stata combattuta ha provato anche a salire, nel finale con l’inerzia in mano alla Juventus si è giustamente chiusa a riccio. In fase di possesso c’è ancora tanto da lavorare ma quantomeno si è rimesso Kean in condizione di poter dominare.
La nota negativa, oltre alla vittoria che continua a mancare e alla classifica che non migliora, è stata la prestazione di Pablo Marì. In netta difficoltà nel marcare Vlahovic. Si è fatto “uccellare” dal Serbo per 2 volte in maniera troppo netta. Una volta è stato graziato dal VAR e l’altra dallo stesso Vlahovic. Peccato perché tolti i suoi errori la squadra viola non è mai andata in affanno. Detto questo i segnali sono più positivi che negativi. Per la prima volta si è visto qualcosa a cui aggrapparsi, continuando così prima o poi i 3 punti arriveranno
