Albert Gudmundsson è rientrato ieri mattina, attorno alle 11, al Viola Park: appresso un bagaglio a mano, mentre quello emotivo sarà più leggero. Giovedì si è conclusa quella che dovrebbe essere l’ultima parte del processo per cattiva condotta sessuale, reato per cui è stato accusato dal tribunale di Reykjavik: la speranza, per lui e per il suo entourage, è che a breve possa arrivare la conferma del verdetto di innocenza stabilito nell’ottobre 2024 (entro il 4 dicembre la decisione). Lunedì prenderà un altro aereo per l’Islanda per disputare due gare di qualificazioni mondiali (contro Azerbaigian e Ucraina) con la sua Nazionale. Prima una partita non banale, contro il ‘suo’ Genoa, la prima a Marassi da avversario, con un’accoglienza che si prospetta tutt’altro che amichevole. Lo scrive il Corriere dello Sport.
