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Dolci: “Pradè si è assunto le proprie responsabilità. Dopo Barone più alcun punto di riferimento”

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Dolci: “Pradè si è assunto le proprie responsabilità. Dopo Barone più alcun punto di riferimento”

Redazione

1 Novembre · 16:12

Aggiornamento: 1 Novembre 2025 · 16:16

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Il direttore sportivo Giovanni Dolci ai microfoni di Radio Firenze Viola parla dell’addio di Daniele Pradè alla società Viola. Queste le sue parole:

“Quando succedono cose come l’inaspettate dimissioni di Pradè, nascono da diverse complicanze. Immagino che Pradè si sia sentito intellettualmente responsabile e dopo una serie di riflessioni, sicuramente non delle ultime ore ma che duravano da tempo, ha preso questa decisione che può essere anche utile per provare a dare una scossa alla squadra domani. Uno scossone così potrebbe dar vita a diverse situazioni che domani si potrebbero sviluppare, premettiamo però che la Fiorentina è più forte del Lecce, è una squadra che ha giocatori per fare molto meglio e potrebbe fare bene, chiaro però che quella di quest’anno sia la peggior partenza della Fiorentina in serie A e sicuramente è pesante; domani però potrebbe essere un’occasione positiva, è imponderabile però potrebbe succedere.

Purtroppo dopo la tragedia di Joe Barone una figura di riferimento è mancata in casa Viola, Goretti comunque è una persona seria e molto preparata, non avrei dubbi sulle sue scelte tecniche; certe operazioni di solito sono già in parte preparate ma in caso di eventuali scelte radicali parlando di allenatori, anche per quelli più importanti non è difficile scegliere la Fiorentina, sul mercato ad oggi ci sono alcuni allenatori importanti che potrebbero dare una scossa e una mano al club.

Parlando di sensazioni, secondo me, la scelta di Pioli aveva messo d’accordo tutti e probabilmente, parlando da completo esterno, quando succedono certe cose destabilizzano tutti perchè nessuno se le aspettava, e ragioni con il “tanto ne usciamo”. Sicuramente c’è poca comunicazione tecnica tra squadra e allenatore e poi in questi momenti, quando sei dentro, fai fatica a renderti conto e questo ti può portare in un baratro senza che tu te ne accorga. La società per intervenire, se dovesse farlo, ha tempi molto ristretti perchè ci avviciniamo al mercato invernale e la partita “della vita o della morte” sarà lo spartiacque definitivo”.

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