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Corriere dello Sport: “Pioli se la gioca con la “vecchia” Fiorentina. Resta aperta l’ipotesi Dzeko vicino a Kean”

Firenze, Stadio Franchi, 17.09.2025, Fiorentina-Napoli, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Corriere dello Sport: “Pioli se la gioca con la “vecchia” Fiorentina. Resta aperta l’ipotesi Dzeko vicino a Kean”

Redazione

1 Novembre · 09:43

Aggiornamento: 1 Novembre 2025 · 09:43

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Due attaccanti "puri" la Fiorentina non se li può permettere

Stefano Pioli se la gioca con la “sua” formazione, la formazione per così dire titolare, a cui cambio più cambio meno aveva affidato il compito di dare una svolta al campionato nell’ultimo mese. E siccome è ancora quel momento, anzi più impellente e non procrastinabile perché i risultati non sono arrivati e di svolta neanche a parlarne, ecco il ritorno a quella squadra. Sì, ritorno. A San Siro mercoledì aveva provato a invertire tendenza e percorso con una squadra differente, soprattutto concettualmente, ben oltre le quattro novità rispetto al Bologna (Comuzzo per Pongracic e Viti per Ranieri in difesa, Sohm per Nicolussi Caviglia e Ndour per Fagioli a centrocampo), ma nulla ha prodotto di quanto sperato e allora Pioli ripropone la “vecchia” Fiorentina.
Una cosa rimane nel segno della continuità e anche lì c’è una ragione precisa: il sistema di gioco. Tre difensori, tre in mediana, due esterni e un “quasi” attaccante a sostegno di Kean. In uno schema con i numeri, il solito 3-5-1-1. Dentro cui ci saranno i calciatori che c’erano col Bologna meno di una settimana fa, al netto della rifinitura di oggi che ha sempre il potere di incidere sulle scelte del tecnico viola. Scelte che prevedono intanto il rientro di Pongracic a protezione di De Gea, e ad uscire sarà Comuzzo, e di Ranieri che prenderà il posto di Viti già fuori di suo per l’espulsione rimediata contro l’Inter e la conseguente giornata di squalifica. Per imporsi sul Lecce, Pioli recupera un po’ di qualità a centrocampo puntando di nuovo sul doppio regista, cioè Nicolussi Caviglia e Fagioli, contando però sul fatto che i due non siano quelli visti, ad esempio, contro il Bologna: motivo per cui il dubbio se l’è portato dietro anche oggi all’ultimo allenamento, tenendo “caldi” sia Ndour che Fazzini. Per le fasce, Dodo a destra e Fortini favorito su Parisi per sostituire Gosens non al meglio.
L’attacco, infine. Dove la Fiorentina due attaccanti “puri” adesso non se li può permettere per stessa ammissione dell’allenatore parmigiano e quindi la formula giusta è rappresentata da Kean più uno «vicino e non sulla stessa linea a Moise», per dirla proprio con le parole dell’allenatore parmigiano. E uno con quelle caratteristiche precise è Albert Gudmundsson, che difatti c’era al Meazza e c’era domenica scorsa nella partita con i rossoblù di Italiano e autore del primo rigore per l’1-2: è (sarebbe) difficile non immaginarlo domani lì al fianco del centravanti classe 2000, perché è questa la coppia che assicura più incisività in zona-gol (3 reti e 2 assist l’islandese, 2 reti e 1 assist l’ex Juventus) in una partita decisiva per un insieme di fattori, ma a proposito di dubbi Pioli le riprove le vuole giustamente fare tutte fino all’ultimo prima di eliminarli. E così si tiene aperta l’ipotesi Dzeko, che da centravanti è capace di fare il “falso” trequartista giocando vicino a Kean per attitudini tecniche ed evoluzione tattica con il trascorrere delle stagioni. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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