Massimo Brambati, ex difensore e procuratore, ha espresso la sua opinione ai microfoni di Radio FirenzeViola sull’inizio in salita della Fiorentina e sulla recente intervista di Palladino.
Sull’addio di Raffaele Palladino alla Fiorentina:
“È una scelta dell’allenatore e va rispettata. Le spiegazioni le sa solo lui e chi era coinvolto, cioè la Fiorentina. La partenza della Fiorentina quest’anno è stata deludente, Non me l’aspettavo perché reputo Pioli un buon allenatore e mi aspettavo una partenza diversa. Dal punto di vista tecnico la squadra sul campo può dare molto di più”.
Pioli ha le sue responsabilità?
“Secondo me son più dei giocatori. Pioli è abituato a stare a grandi livelli, col Milan ha vinto il campionato e si è qualificato in Champions, un Milan che senza di lui ha fatto malissimo. La piazza di Firenze gli calza a pennello, non mi sento di dare grosse responsabilità all’allenatore”.
Sulle critiche alla società e a Pradè:
“L’anno scorso il direttore era stato definito un mago per aver preso Kean, svenduto dalla Juve. Se fosse stato ceduto la Fiorentina avrebbe fatto una plusvalenza incredibile. Quando non ci sono i risultati sul banco degli imputati inevitabilmente ci finisce anche la società. Anche De Gea è stato un gran colpo, non dimentichiamocelo”.
Su Piccoli:
“Oggi Piccoli non vale 27 milioni, ma a me è sempre piaciuto, ha una grandissima prospettiva. Firenze non è una piazza facile, ti mangia, ti mette pressione, non so se caratterialmente può sopportare certe pressioni, non lo conosco”.
