La Nazione fa il punto su Cher Ndour che aveva iniziato la stagione con segnali incoraggianti: tante presenze in precampionato, buone prestazioni con l’Under 21 e un ruolo da protagonista. Poi, però, il suo minutaggio è progressivamente calato fino a due panchine consecutive, dando l’impressione che sia scivolato fuori dalle rotazioni di Pioli.
La viola non ha perso certamente a causa della sua assenza, ma la curiosità rimane: con Ndour in campo, la Fiorentina non aveva ancora perso. Il giovane centrocampista italiano rapprsenta una bella alternativa, la squadra, infatti, vive un momento di confusione tattica e identitaria, e se da una parte la continua variazione di moduli non aiuta a trovare equilibrio, dall’altra soluzioni interne non mancano. Ndour, pur acerbo, ha mostrato di poter ricoprire più ruoli in mediana, unendo fisicità e capacità di corsa, e offrendo caratteristiche che potrebbero ampliare le opzioni viola.
Certo, accostarlo a Pogba pare un’esagerazione eppure potrebbe tornare utile anche per quella sua capacità di essere un giocatore a tutto campo. Ndour possiede qualità da centrocampista moderno, capace di giocare sia in un centrocampo a due che a tre, persino con compiti offensivi. Non è la risposta a tutti i problemi, ma una pedina utile che forse è stata accantonata troppo presto.