Non che potesse farsi chissà quali illusioni Pioli: questo Napoli è ingiocabile per tanti, figurarsi una Fiorentina nella quale alcuni uomini chiave (Fagioli, Comuzzo e Dzeko su tutti) sono fuori condizione e fuori posizione. E poi il gol arriva subito, dopo sei minuti, merito dell’aggressione immediata del Napoli e dell’errore in area di Comuzzo: steso malamente Anguissa, dopo che due volte la palla era stata stoppata sulla linea in duecento secondi. Una tempesta contro la quale i viola non hanno mai trovato riparo. Rigore perfetto di De Bruyne ed è come cominciare da 0-1. Viola sotto choc, incapaci quasi di superare la metà campo, e Napoli che si distende bellissimo e incomprensibile. Per gli altri, s’intende.
Dov’è la Fiorentina? Il 3-5-2 di Pioli è pericolosamente scollegato, non guadagna terreno e lascia Kean solo in balia di Beukema-Buongiorno, coppia titolare senza se e senza ma. Pioli lascia finire il primo tempo per inserire Piccoli per Dzeko e aspetta quasi metà ripresa per rivoluzionare la squadra: dentro Fazzini e Nicolussi Caviglia, fuori Fagioli e Sohm, adesso c’è un 3-4-1-2 almeno più presente in attacco. Solo che il Napoli ha infilato la terza rete con Beukema sotto porta, su una palla che solo Anguissa riesce a recuperare, mentre per gli altri è già fuori. Anguissa vale Hojlund, servirebbe l’autovelox al centrocampo viola per fermarlo in una posizione. Il primo tiro in porta della Fiorentina è addirittura dopo settantotto minuti, punizione di Mandragora, e innesca un finale inatteso. Il Napoli fa cambi e la Fiorentina trova energie nascoste chissà dove. Segna Ranieri, Piccoli e Ranieri per poco non rimettono in discussione il risultato. Questo sicuramente Conte lo ricorderà ai suoi più volte da qui a giovedì. Pioli, due punti in tre gare, ora deve fare qualche scelta difficile, ma chi è subentrato oggi merita spazio. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.