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La Nazione: “L’impalcatura della tribuna del Franchi è stata rimossa, tra un mese la prima partita”

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La Nazione: “L’impalcatura della tribuna del Franchi è stata rimossa, tra un mese la prima partita”

Redazione

13 Agosto · 10:30

Aggiornamento: 13 Agosto 2025 · 10:30

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Firenze, 13 agosto 2025 – Gli spalti sono vuoti, il pallone è fermo e non rotola sul campo. Eppure allo stadio Franchi si sta giocando una partita delicata e fondamentale. Quella contro il tempo. A disputarla sono gli operai, impegnati senza sosta per dare lo sprint decisivo al cantiere e sfruttare al massimo il periodo estivo prima che riparta la stagione sportiva. E proprio in questa fase il tempo stringe e va in pressing. L’imperativo dunque è accelerare: tra un mese esatto, sabato 13 settembre, la Fiorentina ospiterà al Franchi il Napoli per la prima partita casalinga della stagione dopo l’esilio forzato a Reggio Emilia per il play-off di Conference League e le prime due gare di Serie A in trasferta (in modo proprio da non intralciare i lavori). È evidente quindi che la fase attuale è decisiva per il futuro del Franchi. Portare a casa la vittoria significa proseguire i lavori a ritmo serrato e rispettare a pieno il cronoprogramma. Il nemico numero uno? Il caldo afoso e snervante di questi giorni (e non solo) che toglie fiato ed energie. Per combatterlo si lavora anche di notte, senza sosta. E da Palazzo Vecchio intanto filtra ottimismo, l’emergenza caldo non sembra aver rallentato le operazioni. E allora, più del calciomercato che infiamma i sogni agostani del popolo viola, la domanda che adesso si pone ogni tifoso è solo e soltanto una: i lavori allo stadio a che punto sono? Una prima risposta arriva dalle immagini esclusive riprese dall’alto dal drone di Jacopo Bianchi che aiutano a fare chiarezza sullo stato di avanzamento del cantiere.

Dal 18 maggio, data dell’ultima partita casalinga contro il Bologna, gli operai si sono concentrati soprattutto sui lavori alla copertura della tribuna centrale dove è stato montato un ponteggio esteso sotto tutta la copertura. Così è stato possibile procedere alla rimozione del vecchio strato di guaina per poi intervenire nel rinforzare la struttura del solaio con la nuova impermeabilizzazione e con l’intonaco irrobustito nella superficie inferiore e poi pitturato a dovere. Un’operazione – fa sapere Palazzo Vecchio – svolta in tempi rapidi grazie al lavoro di notte per ’dribblare’ le ore più calde della giornata. Proprio in questi giorni gli operai stanno procedendo allo smontaggio del ponteggio. Insieme a questo intervento, non si sono fermati i lavori in curva Fiesole. Dopo il completamento dei pali e delle piastre di fondazione, sono stati realizzati gli elementi strutturali verticali del piano interrato e il solaio del piano terra. In questi giorni sono in corso di armatura i setti in elevazione del primo livello fuori terra. In corso anche l’idropulizia della gradinata esistente, propedeutica alla nuova impermeabilizzazione. Allo stesso tempo si procede spediti per completare i recuperi corticali delle travi e dei pilastri e dei rinforzi strutturali con fibre di carbonio.

Un altro fronte ’attivo’ riguarda la torre di Maratona: qui è stato completato sia lo smontaggio delle pannellature degli infissi a nastro verticale che il rinforzo dell’intonaco delle pareti. Il cronoprogramma prevede che a breve si inizi la coloritura e il montaggio del nuovo policarbonato.

I lavori, seguiti passo dopo passo da Alessandro Dreoni, direttore della direzione dei servizi tecnici e responsabile del progetto di riqualificazione dello stadio, hanno portato anche all’allargamento delle aree di cantiere esterne. Il perimetro dell’intervento è stato in pratica esteso nel lato della curva Fiesole e della Maratona per consentire il deposito delle strutture metalliche di copertura prima del montaggio. In questa fase gli interventi interessano anche la torre faro 3: è infatti in esecuzione la nuova alimentazione provvisoria in sostituzione di quella esistente, che sarà oggetto di interventi. Come ogni maxi opera che si rispetti, l’obiettivo adesso è continuare a correre. Anche perché il 2026 è all’orizzonte. Un anno particolare e cerchiato di rosso sul calendario da ogni tifoso della Fiorentina perché corrisponde al centenario viola. Manca poco più di un anno, vietato farsi trovare impreparati. E soprattutto senza curva. La speranza di tutti – Comune, tifosi e Fiorentina – è festeggiare il traguardo nella nuova Fiesole da 10.061 posti. L’obiettivo è fare del Franchi uno stadio moderno, accogliente e funzionale per ospitare le partite della Fiorentina ma in prospettiva futura anche le gare di livello internazionale dell’Europeo del 2032. L’obiettivo non è lontano, il tempo stringe. La partita più importante entra nella fase clou. E bisogna andare di corsa per scongiurare i tempi supplementari. Lo scrive La Nazione

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