Edin Dzeko è stato presentato al Viola Park come nuovo giocatore della Fiorentina, queste le parole del centravanti viola:
“Io mi aspetto tanto da me, devo dare io tanto alla Fiorentina, sono arrivato qui in un grande club, sono venuto per questo, darò il mio massimo per far crescere la Fiorentina perchè è quello che sta facendo negli ultimi anni. Si sta lavorando duro, ci stiamo conoscendo, alcuni giocatori sono nuovi, abbiamo fatto dei test fisici, il mister sta proponendo piano piano il gioco che vuole fare, essere aggressivi e fare la partita.
Quando il mio procuratore mi ha detto della Fiorentina ho detto di fare subito, avevo solo la Fiorentina nella mia testa, volevo tornare in un grande club come questo. Le scelte che faccio sono sempre condivise con mia moglie pensando sempre ai nostri bambini.
Bisogna prepararsi al meglio, non mi sono mai posto limiti, non penso a quanti gol fare prima viene la squadra, la nostra ambizione è la base per ottenere grandi risultati. Kean e Gudmundsson sono grandi calciatori, hanno fatto vedere cosa possono fare, Gud può fare anche di più, sono d’accordo con il mister che si può giocare insieme.
Il numero di maglia? Qui si decide il numero alla fine, ho avuto o il 9 o l’11 ma il numero non è importante, lo vedremo con calma. A Beltran non ho chiesto la maglia numero 9.
I giocatori esperti devono aiutare i giocatori giovani che vogliono far meglio e che vogliono lavorare, Pioli ha dato una buona impressione a tutti, la nostra ambizione è importante perchè è la base per tutto il resto. L’esperienza in Turchia la rifarei, sia per me che per la mia famiglia, siamo stati bene, peccato solo che non siamo riusciti a vincere. In Conference abbiamo perso contro l’Olympiakos ai rigori, la Fiorentina ha perso in finale ma arrivare è molto importante perchè ti dà consapevolezza che si possono fare grandi cose, è sempre una competizione europea e io ci tengo molto.
Lo scorso anno la Fiorentina ha fatto bene, sono state messe dietro squadre come Lazio, Milan e Bologna. Il fatto che non siamo considerati per il quarto posto forse è anche meglio. Per vincere e fare bene serve fare cose che non vogliamo fare, aiutarci. Siamo tutti bravi ragazzi ma in campo a volte dobbiamo anche essere duri se vogliamo vincere
Sono cresciuto con Batistuta alla Fiorentina che giocava la Champions, è da un po di anni che questa squadra non fa la Champions e questa cosa si è un po persa. Sono state fatte 3 finali e questo è un grande segnale, adesso la società ha preso un allenatore vincente con giocatori che portano esperienza e mentalità. Penso ancora oggi che io possa dare tanto, cosi come ho detto quando sono andato via dall’Inter, non era una polemica, era la verità. Sto bene e posso dare ancora tanto.