9 Ottobre 2025 · Ultimo aggiornamento: 23:03

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Fare un triennale ad un allenatore scudettato è un segnale, la Fiorentina punta tutto su Pioli

News

Fare un triennale ad un allenatore scudettato è un segnale, la Fiorentina punta tutto su Pioli

Andrea Pagni

13 Luglio · 12:06

Aggiornamento: 13 Luglio 2025 · 12:09

Condividi:

Ieri è arrivata l’ufficialità e Stefano Pioli sarà il nuovo allenatore della Fiorentina, domani inizierà il ritiro al Viola Park e sarà dunque l’inizio della sua era. Quella della Fiorentina di andare su Pioli è una scelta forte, basti pensare che gli ultimi 2 allenatori scelti dal club erano 2 allenatori giovani provenienti da una salvezza tranquilla. Al contrario oggi la Fiorentina riparte da un allenatore molto esperto, sarà il suo 23esimo anno da allenatore, ma soprattutto arriva dopo aver vinto uno scudetto, cosa che non succedeva dai tempi di Trapattoni.

Anche il contratto firmato dal Mister è un altro segnale, un triennale ad una cifra vicina ai 3 milioni di euro netti a stagione, un bell’impegno per un club come la Fiorentina. Tutto fa pensare che Pradè veda in Pioli l’allenatore giusto per fare il salto di qualità che la Fiorentina rincorre da tempo, e perché no magari alzare un trofeo visto quanto la Conference pare ad oggi abbordabile. Proprio per questo tutto fa pensare che Pioli sarà appoggiato e sostenuto in tutto e per tutto dalla dirigenza, aspetto che è stato uno dei punti deboli della passata stagione.

Pioli è già passato da Firenze sia da calciatore e da allenatore, ma ad oggi è un allenatore profondamente diverso. Innanzitutto perché l’esperienza al Milan è stata straordinaria, visti i risultati che faceva il club rossonero prima del suo arrivo e quelli che ha fatto dopo il suo addio. Poi anche perché ogni qual volta che si è fermato ha dimostrato di saper tornare più aggiornato e preparato di prima, proprio questo lo ha portato a vincere la panchina d’oro a 58 anni. Se c’è qualcosa che caratterizza la carriera di Pioli è sicuramente la capacità che ha di creare ambienti coesi e compatti, anche nei momenti difficili, quello che successe dopo la tragedia di Astori è ancora negli occhi di tutti. Proprio questa caratteristica potrebbe essere fondamentale in questa stagione visto che la scorsa si è conclusa con la contestazione della curva.

Al contrario se c’è un difetto che spesso ha dimostrato di avere è quello di soffrire un po’ le partite importanti, talvolta peccando un po’ proprio nella preparazione e nel voler studiare quasi troppo l’avversario. Un esempio la semifinale di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta nel 2019 in cui mise Vitor Hugo in marcatura a tutto campo su Josip Ilicic, oppure i tanti derby persi ai tempi del Milan. Una caratteristica che speriamo lasci da parte nelle notti di Conference, quando la Fiorentina proverà a rincorre il tanto agognato trofeo dopo 3 anni di delusioni.

Sarebbe il finale perfetto di una storia che sembra quasi da film, con Pioli che dopo essere diventato un grande allenatore torna per la terza volta alla Fiorentina per dedicare un trofeo al capitano scomparso durante la sua precedente gestione. C’era un motto che accompagnava il club viola proprio nel cammino della coppa Italia 2019: “Per Noi, per Firenze, Per Davide”. Chissà che non possa ritornare di moda

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio